GENOVA Dopo quattro incontri tecnici, si è svolto ieri un meeting riepilogativo sul tema della presenza di gabbiani nell'area aeroportuale di Genova e dei conseguenti problemi di sicurezza: i dati raccolti e le proposte suggerite saranno oggetto di schede tecniche e verranno sottoposte al prefetto della città.
L'incontro "riepilogativo", in realtà, non ha portato ad alcun risultato concreto e, oggi come lo scorso 5 febbraio, uno stormo di volatili può causare il blocco completo dello scalo genovese o, peggio, causare pericolosi incidenti. Resta il problema del "birdstrike", l'impatto di uno o più uccelli con gli aerei. Gli animali sono in grado di spegnere i motori di un aereo in fase di decollo o di atterraggio con conseguenze facilmente immaginabili.
I gabbiani si cibano nell'enorme discarica a cielo aperto di Scarpino, gestita da Amiu, ma difficilmente l'azienda potrà trovare una soluzione a questo problema che riguarda le discariche di tutto il mondo.
La diga foranea, di proprietà dell'Autorità Portuale, è un altro punto di appoggio sicuro per i gabbiani ma anche in questo caso è difficile che vengano adottati particolari provvedimenti anche perché gli animali non possono essere abbattuti e non vengono disturbati da suoni o ultrasuoni che per un breve periodo.
Inoltre, scacciati, andrebbero semplicemente a posarsi da un’altra parte.
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