VENEZIA - Dal 28 settembre fino a domenica 30, la Fiera di Longarone ospiterà l’“Expo delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità”, momento per promuovere e valorizzare la civiltà, la cultura, l’economia, l’ambiente e gli uomini delle Dolomiti. Contenuti e obiettivi della manifestazione, che ha come partner la Fondazione Dolomiti Unesco e che è alla sua seconda edizione, sono stati presentati a Venezia dall’assessore alla promozione Marino Finozzi, dal presidente di Longarone Fiere Oscar De Bona, dal sindaco di Longarone Roberto Padrin, presenti anche il presidente del Veneto Luca Zaia ed Emanuela Milan, la presidente della Fondazione Dolomiti Unesco.
“Partiremo
da qui – ha fatto presente Finozzi – per compiere un cammino che renda le
Dolomiti coprotagoniste di Expo 2015. Come Regione saremo presenti con più
iniziative, anche in collaborazione con il CAI, per confermare Expo Dolomiti
come momento di discussione e di approfondimento di questo patrimonio
dell’Unesco, inserito dal punto di vista della valorizzazione turistica nel
progetto di eccellenza Dolomiti - Montagna Veneta”.
A
sottolineare l’importanza della manifestazione verrà anche il ministro
dell’ambiente Corrado Clini, oltre ai rappresentanti delle cinque Province e
delle due Regioni che hanno il privilegio e la fortuna di abbracciare questa
parte delle Alpi. “Assieme ragioneremo sul prossimo futuro delle nostre montagne”.
“La
prima edizione è stata una scommessa e anche una sorpresa – ha ricordato dal
canto suo De Bona – perché la gente delle Dolomiti ci ha creduto e ha voluto
essere presente per animare l’iniziativa con una serie di manifestazioni
culturali e folcloristiche. L’edizione di quest’anno ha in programma 27
appuntamenti, presentazione di libri (saranno presenti 43 case editrici che
editano libri sulla montagna), di progetti e convegni. Avremo anche un luogo
dedicato alla degustazione dei prodotti a denominazioni di tutti i territori
interessati dalle Dolomiti. Dal canto suo la Fondazione ha scelto quello delle
reti funzionali come tema che farà da guida alla manifestazione. Le reti
funzionali tematiche – ha concluso - saranno gli strumenti con i quali gli enti
territoriali ottimizzeranno in modo collaborativo la salvaguardia, la
conoscenza, la comunicazione e la valorizzazione delle Dolomiti”.
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