VENEZIA, 30 dicembre - Venezia non è solo "acqua alta". Capita anche il problema inverso, come in questi giorni, la bassa marea eccezionale, con i canali interni all'asciutto, ridotti a stradine melmose, le barche in secca, le fondamenta dei palazzi in vista. Un fenomeno piuttosto comune in questo periodo dell'anno, quando l'alta pressione 'schiaccia' la laguna, portando la marea su picchi negativi. Oggi pomeriggio si sono raggiunti i 66 centimetri sotto il medio mare, un livello problematico per la navigabilità dei rii più piccoli, che finiscono in secca. Alcune linee di vaporetti del servizio pubblico che coprono la rete interna hanno dovuto essere dirottate sul Canal Grande, che resta perfettamente navigabile. Le difficoltà alla navigazione iniziano già quando la bassa marea raggiunge i -60. Misure come quelle odierne non si registravano a Venezia dal febbraio 2008, anche se il record di marea 'al contrario' risale al lontabo 1934, con -121 centimetri.
venerdì 30 dicembre 2016
VENEZIA alle prese con "l'acqua bassa"
VENEZIA, 30 dicembre - Venezia non è solo "acqua alta". Capita anche il problema inverso, come in questi giorni, la bassa marea eccezionale, con i canali interni all'asciutto, ridotti a stradine melmose, le barche in secca, le fondamenta dei palazzi in vista. Un fenomeno piuttosto comune in questo periodo dell'anno, quando l'alta pressione 'schiaccia' la laguna, portando la marea su picchi negativi. Oggi pomeriggio si sono raggiunti i 66 centimetri sotto il medio mare, un livello problematico per la navigabilità dei rii più piccoli, che finiscono in secca. Alcune linee di vaporetti del servizio pubblico che coprono la rete interna hanno dovuto essere dirottate sul Canal Grande, che resta perfettamente navigabile. Le difficoltà alla navigazione iniziano già quando la bassa marea raggiunge i -60. Misure come quelle odierne non si registravano a Venezia dal febbraio 2008, anche se il record di marea 'al contrario' risale al lontabo 1934, con -121 centimetri.
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