giovedì 29 dicembre 2016

IRAQ, le forze anti ISIS tornano all'attacco di MOSUL


BAGDAD, 29 dicembre - Le forze speciali irachene, con l'appoggio dei raid della Coalizione internazionale anti-Isis, hanno lanciato una nuova massiccia offensiva su Mosul, dopo due settimane di pausa. I militari di Baghdad hanno attaccato cinque quartieri della città, la seconda dell'Iraq, vera e propria capitale dell'Isis nel Paese. Dall'area dei combattimenti di levano alte colonne di fumo, mentre il rumore delle mitragliatrici pesanti riecheggia nelle strade.

Le fasi della battaglia - La battaglia di Mosul, che mobilita 100mila fra soldati iracheni, combattenti curdi e membri delle milizie sciite per riconquistare la grande città del Nord caduta nelle mani dell'Isis nel giugno 2014, era iniziata il 17 ottobre. Il maltempo e la resistenza dell'Isis avevano poi costretto a frenare l'offensiva di terra, ma nelle ultime settimane è stato preparato il terreno per riprendere l'operazione. Nell'ambito di questi preparativi sono stati bombardati tutti i ponti per l'attraversamento del fiume Tigri, che divide la città a metà, nell'intento di isolare gli jihadisti e di non consentire loro di ricevere rinforzi né di lanciare contrattacchi contro le forze irachene.


I civili - Secondo quanto ha annunciato mercoledì il governo iracheno, dall'inizio dell'offensiva 137mila famiglie si sono viste costrette a lasciare le proprie case. Il ministro iracheno dell'Immigrazione, Yasem Mohamed al Yaf, ha annunciato che 120mila sfollati sono stati accolti negli accampamenti statali a Erbil e Duhok, nella regione autonoma del Kurdistan iracheno, e nelle province di Salahuddin e Ninive.


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