MOSCA, 26 dicembre - La Russia osserva una giornata di lutto nazionale all'indomani dello schianto dell'aereo militare sul Mar Nero con 92 persone a bordo tra le quali il coro dell'Armata Rossa che si dirigeva in Siria per festeggiare l'inizio del nuovo anno con le truppe in loco. Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato una giornata d lutto "su tutto il territorio della Russia" e ha chiesto "un'attenta indagine" per determinare le cause del disastro.
Ministro trasporti: guasto o errore pilota - Secondo le agenzie russe, sono allo studio tutte le possibili ipotesi, ma il ministro dei Trasporti, Maxim Sokolov, ha reso noto che quelle più probabili al momento sono l'errore del pilota o un fallo tecnico. Anche l'agenzia Ria, citando una fonte della sicurezza non identificata, ha scritto che dai dati preliminari risulta che l'aereo si sia schiantato a causa di un malfunzionamento tecnico.
Caccia alle scatole nere - Le scatole nere non sono state ancora trovate e le squadre di emergenza hanno lavorato tutta la notte per individuare nel Mar Nero, al largo di Sochi, i detriti.
Proseguono le ricerche - Più di 3000 persone, tra cui 100 sommozzatori, attrezzati con equipaggiamento idroacustico, sono arrivati da tutta la Russia e sono impegnati nella ricerche insieme a 32 navi e diversi elicotteri. Nella zona del disastro, a circa 6 chilometri dalla costa, vengono utilizzati anche droni e sommergibili e potenti fari in modo da poter lavorare anche quando calerà la luce del giorno. Primi frammenti sono stati trovati a circa 1,5 chilometri dalla costa e nella serata di domenica le squadre di soccorso avevano recuperato 11 corpi e anche alcuni frammenti di salme.
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