SESTO SAN GIOVANNI, 23 dicembre - E' il killer di Berlino Amri l'uomo morto la scorsa notte nel Milanese, durante un conflitto a fuoco con la Polizia.
Antiterrorismo: arrivato in treno dalla Francia - Secondo fonti dell'antiterrorismo, Amris sarebbe arrivato in Italia in treno passando attraverso la Francia, da Chambery.
Le impronte corrispondono - La conferma che l'uomo ucciso è Armi arriva anche dai rilievi fatti dall'antiterrorismo milanese, secondo cui coincidono sia i tratti somatici sia la comparazione delle impronte.
Secondo le prime informazioni l'uomo durante un normale controllo stradale in piazza I Maggio a Sesto S.Giovanni, intorno alle 3, ha estratto una pistola e sparato agli agenti di una Volante che hanno risposto al fuoco uccidendolo. Secondo quanto riferito dalla polizia, la Volante si sarebbe fermata in piazza primo maggio, di fronte alla stazione di Sesto San Giovanni, per un normale controllo. L'uomo, che era a piedi, alla richiesta di mostrare i documenti avrebbe tirato fuori una pistola dallo zaino e avrebbe sparato a un poliziotto, colpendolo a una spalla. A quel punto gli agenti avrebbero risposto al fuoco, sparando all'uomo, poi deceduto. L'uomo, che con sè non aveva documenti, non è ancora stato identificato. Il poliziotto colpito alla spalla è stato portato all'ospedale di Monza: le sue condizioni non sarebbero gravi.
Antiterrorismo: arrivato in treno dalla Francia - Secondo fonti dell'antiterrorismo, Amris sarebbe arrivato in Italia in treno passando attraverso la Francia, da Chambery.
Le impronte corrispondono - La conferma che l'uomo ucciso è Armi arriva anche dai rilievi fatti dall'antiterrorismo milanese, secondo cui coincidono sia i tratti somatici sia la comparazione delle impronte.
Secondo le prime informazioni l'uomo durante un normale controllo stradale in piazza I Maggio a Sesto S.Giovanni, intorno alle 3, ha estratto una pistola e sparato agli agenti di una Volante che hanno risposto al fuoco uccidendolo. Secondo quanto riferito dalla polizia, la Volante si sarebbe fermata in piazza primo maggio, di fronte alla stazione di Sesto San Giovanni, per un normale controllo. L'uomo, che era a piedi, alla richiesta di mostrare i documenti avrebbe tirato fuori una pistola dallo zaino e avrebbe sparato a un poliziotto, colpendolo a una spalla. A quel punto gli agenti avrebbero risposto al fuoco, sparando all'uomo, poi deceduto. L'uomo, che con sè non aveva documenti, non è ancora stato identificato. Il poliziotto colpito alla spalla è stato portato all'ospedale di Monza: le sue condizioni non sarebbero gravi.
Ad uccidere il terrorista Anis Amri è stato un agente in prova al Commissariato di Sesto San Giovanni. Si chiama Luca Scatà, ha 29 anni. L'agente di polizia che è stato ferito da Amri si chiama Christian Movio, ha 36 anni, ed è del Commissariato di Sesto San Giovanni. L'agente scelto è ricoverato all'ospedale di Monza con un proiettile conficcato in una spalla. Deve essere operato, ma le sue condizioni sono buone.
Dagli accertamenti dalla Digos, coordinati dal capo dell'antiterrorismo milanese Alberto Nobili, Anis Amri, è arrivato in Italia dalla Francia, in particolare da Chambery, in Savoia, da dove ha raggiunto Torino. Dal capoluogo piemontese ha preso poi un treno per Milano dove è arrivato attorno al'una di notte. Infine dalla Stazione Centrale si è spostato a Sesto san Giovanni dove attorno alle 4 ha incrociato i due agenti della volante che poi, durante una sparatoria, lo hanno ucciso.
Minniti, in Italia sistema sicurezza funziona - In Italia esiste un "livello elevato di controllo del territorio che consente, nell'imminenza dell'ingresso nel nostro paese di un uomo in fuga perchè ricercato, di identificarlo e neutralizzarlo. Questo vuol dire che c'è un sistema di sicurezza che funziona". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Marco Minniti, incontrando i giornalisti al Viminale.
Il ministro dell'Interno tedesco Thomas De Maizière ha detto che la morte di Anis Amri è «un sollievo», mentre il portavoce del ministro degli Esteri di Berlino e ha espresso la gratitudine all'Italia: «Siamo molto grati alle autorità italiane per la stretta collaborazione» ha detto in conferenza stampa Martin Schaefer. «Devo ringraziare perché fin dall'inizio c'è stato uno stretto, confidenziale e utile scambio di informazioni, sia con Roma che con Milano».
Il ministro dell'Interno tedesco Thomas De Maizière ha detto che la morte di Anis Amri è «un sollievo», mentre il portavoce del ministro degli Esteri di Berlino e ha espresso la gratitudine all'Italia: «Siamo molto grati alle autorità italiane per la stretta collaborazione» ha detto in conferenza stampa Martin Schaefer. «Devo ringraziare perché fin dall'inizio c'è stato uno stretto, confidenziale e utile scambio di informazioni, sia con Roma che con Milano».
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