venerdì 22 gennaio 2016

RENZI, sulle unione civili riforma irrinviabile

ROMA, 22 gennaio - Riunione della direzione del Pd a pochi giorni dall'approdo in Aula del ddl sulle Unioni Civili e dopo le polemiche venute soprattutto dalla minoranza Dem per l'elezione al Senato di tre vicepresidenti di commissione dell'area verdiniana. "Siamo rimasti l'unico paese dei 28 senza una disciplina sulle unioni civili, è fondamentale che si chiuda cercando il più possibile di ascoltarsi e rispettarsi ma poi si sappia che ad un certo punto si vota e sui temi etici ci sarà libertà di coscienza come doveroso che sia. Il compromesso non è lo strumento per non arrivare a chiudere. Sono giuste tutte le posizioni ma si sappia che per il Pd la riforma è irrinviabile". Matteo Renzi, alla direzione del Pd, ribadisce la determinazione a chiudere sulle unioni civili.
E ancora sulle amministrative: "Dopo quello che è successo a Roma è difficile, ma credo che si possa vincere facendo una sfida vera sui problemi concreti della città. Chiunque vincerà le primarie, otterrà un sostegno forte del nostro partito".
"Non ci fa velo sostenere candidati sostenuti per cinque anni perché a differenza di altri non vogliamo politicizzare il voto: lo stanno facendo altri amici e compagni della sinistra fuori da qui, che a Torino hanno avviato una campagna nazionale. Ma noi sosteniamo Massimo Zedda a Cagliari come abbiamo fatto per i cinque anni del primo mandato".
A tenere banco è però anche lo scontro con l'Ue. "Va recuperato - ha detto Renzi prendendo la parola - l'ideale europeo che nel dibattito in corso è totalmente dimenticato. Se qualche leader si offende per mezza parola detta o non detta, stiamo perdendo di vista il vero obiettivo, che è quell'ideale".
"Chi abbraccia derive populiste e demagogiche lo fa per la mancanza di prospettive di sviluppo e di crescita. Serve un' Ue più sociale e meno legata all' austerity, in cui la parola crescita diventa vocabolario comune. Se facciamo battaglia nei prossimi tre anni la legislatura europea ha un significato profondo o avrà perso la carica di innovazione su cui abbiamo scommesso votando Juncker".
"Tutti i Paesi - ha aggiunto Renzi - che hanno condiviso la linea politica in modo completamente aderente alle richieste di Bruxelles hanno visto sconfitto il governo uscente".

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