HURGADA, 9 gennaio - Tre turisti stranieri e non due sono stati feriti da due (e non tre) sospetti militanti islamici dell'Isis che ieri sera hanno fatto irruzione in un hotel, il Bella Vista, nella località egiziana del Mar Rosso di Hurghada.
Gli aggressori, armati di coltelli, sono stati uccisi dalla polizia dopo aver accoltellato due ospiti austriaci e uno svedese. Gli assalitori miravano a rapire turisti, sventolando la bandiera dello Stato islamico.Le forze di sicurezza sono ancora alla ricerca di eventuali altri terroristi. Hurghada rimane in allerta con tutte i collegamenti stradali chiusi.
Purtroppo per l'Egitto, questo è solo l'ultimo episodio di una lista crescente di attacchi terroristici sporadici effettuati da fanatici jihadisti, volti a danneggiare il governo e allontanare gli investimenti esteri tanto necessari e il turismo.
La minaccia più potente emana dalla filiale egiziana del cosiddetto Stato islamico, con sede nella Penisola del Sinai settentrionale.
Dopo l'attacco alla località di Sharm el-Sheikh, nel 2005, le autorità hanno fatto di tutto per garantire sicurezza allelocalità del Mar Rosso.
Fino abbattimento dello scorso ottobre di un aereo passeggeri russo - che la Russia e la Gran Bretagna credono sia stato causato da una bomba - le località costiere sono rimaste in gran parte liberw dal terrorismo per anni.
L'Egitto ha dimostrato di essere in grado di affrontare rapidamente ed efficacemente questo ennesimo attacco a Hurghada, ma le autorità vorranno stabilire da dove è partito e quali precauzioni ulteriori vanno prese
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