COLONIA, 6 gennaio - Colonia e l'intera Germania sono sotto shock per il capodanno da incubo in cui sono incappate decine di donne che hanno avuto la sventura di attraversare la piazza della stazione centrale di Colonia nella notte di San Silvestro. Circondate, molestate sessualmente, palpeggiate, derubate di soldi e telefonini da uomini ubriachi radunatisi nella piazza che si estende tra lo scalo ferroviario e il duomo. Secondo quanto riferito dalla polizia, erano un migliaio, imbottiti di alcool, senza più freni e controlli. Hanno sparato una "quantità inaudita" di petardi e fuochi d'artificio, anche ad altezza d'uomo, creando panico. Poi la massa si è frantumata in gruppi più piccoli, che hanno circondato le donne compiendo quello che il capo della polizia di Colonia, Wolfgang Albers, ha definito "pesanti delitti sessuali di una dimensione completamente nuova". Di certo finora sconosciuta in Germania. Le testimonianze sono sconvolgenti. "Non siamo di fronte a 1.000 colpevoli", ha precisato Albers in conferenza stampa ricostruendo la dinamica degli eventi, ma è impossibile e prematuro fornire una cifra precisa. Il numero delle denunce presentate aumenta di ora in ora.
L'ultimo comunicato parla di 90, Albers è sicuro che cresceranno ancora: reati a sfondo sessuale, in un caso la polizia indaga per una vera e propria violenza. Un'ulteriore dettaglio aggiunge benzina al fuoco: si trattava di uomini "dall'aspetto arabo o nordafricano", ha detto la polizia, riferendosi a testimonianze definite "univoche". La cancelliera Angela Merkel ha chiesto una dura risposta da parte dello Stato di diritto e, in una telefonata al sindaco di Colonia Henriette Reker, ha espresso il suo sdegno per le "disgustose violenze e chiesto che ogni sforzo venga fatto per indagare e condannare al più presto i colpevoli, senza riferimento alla loro origine". Casi analoghi, anche se in dimensione largamente minore, sono stati segnalati ad Amburgo e Stoccarda. Anche lì la polizia indaga per reati sessuali e furti nei confronti di giovani donne.
Nessun commento:
Posta un commento