ATENE, 2 luglio - A tre giorni dal referendum indetto da Alexis Tsipras sul piano di salvataggio della Grecia, gli elettori sono quasi equamente divisi. Lo riferisce il quotidiano Kathimerini che cita i risultati di un sondaggio Gpo secondo cui il 47% dei greci si è detto propenso a votare "sì" al piano di salvataggio internazionale. I "no", ovvero la posizione del governo, sono il 43%. E il ministro Yanis Varoufakis annuncia: "Se vince il sì mi dimetto".
Un classico caso, dicono gli esperti, di "too close ti call", con il numero degli incerti, circa il 10%, e la forbice d'errore, che non garantiscono alcuna certezza.
"Non firmeremo nessun accordo senza la ristrutturazione del debito" greco, ha quindi aggiunto Varoufakis a Bloomberg Tv, aggiungendo che la crisi attuale non è bancaria ma politica. Se vincera' il "si" al referendum la Grecia firmerà il piano proposto dai creditori ma se a prevalere sarà il "no", "riprenderemo immediatamente le trattative".
Le banche greche "apriranno regolarmente martedì" prossimo, h quindi garantito il ministro ellenico: "gli istituti di credito ellenici sono perfettamente capitalizzati".
Standard & Poor's: eventuale effetto Grexit limitato - C'è circa il 50%" di probabilità che la Grecia esca dall'euro. Questa la previsione di Standard & Poor's, secondo cui gli effetti dell'eventuale "Grexit" saranno "gravi per la Grecia" ma "contenuti" per l'Eurozona.
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