ANKARA, 6 aprile - Le autorità turche hanno tolto il blocco all'accesso su Facebook, ma rimane ancora la censura su YouTube e Twitter. Lo riferiscono diversi media internazionali. La decisione era stata annunciata dopo che i social media avevano pubblicato la foto del pm, Mehmet Selim Kiraz, preso in ostaggio da due 'brigatisti' del Dhkp-C e poi ucciso nel blitz delle teste di cuoio. Secondo quanto riportano i media, YouTube e Twitter sono ancora bloccati perché si sarebbero rifiutate di togliere le foto dalla rete.
Ad oggi, è la misura più estesa mai adottata dalle autorità turche nei confronti dei social media. Dopo le numerose lamentele da parte degli utenti, un portavoce dell'Access Providers Association, Bulent Kent, ha riferito a Hurriyet online che l'ente ha ricevuto l'ordine scritto dal pubblico ministero di bloccare l'accesso ai siti anche se il processo è ancora in corso. Gli altri provider, TTNET, Turkcell, Superonline, Avea, dovrebbero presto ricevere l'ordine. Hurriyet online riferisce di aver visto il documento delle autorità con l'ordine di bloccare 166 siti web che hanno pubblicato le foto controverse del magistrato preso in ostaggio. Oltre ai social media, il documento contiene anche link specifici agli articoli pubblicati dai giornali turchi. Lo scorso anno, le autorità di Ankara vietarono l'uso di Twitter e YouTube il 20 marzo e il 27 marzo, poco prima delle elezioni del 30.
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