giovedì 16 aprile 2015

Piccolo elicottero atterra alla CASA BIANCA, pilota arrestato




Doug Hughes

WASHINGTON, 15 aprile - Un piccolo elicottero (un "aurogiro") è atterrato sulla West Front del Campidoglio questo pomeriggio a Washington e una persona è stata arrestata. Si e' appreso poi subito dopo che l'episodio è stato il frutto di un'azione dimostrativa da parte di un postino 61enne che dalla Florida ha voluto 'consegnare' di persona la sua protesta ai membri del Congresso. Viene da Ruskin, si chiama Doug Hughes e aveva anticipato la sua impresa al Tampa Bay Times, consapevole - aveva detto - che "nessuna persona di senno farebbe quello che sto per fare". Altrettanto determinato tuttavia a portare a termine l'impresa su cui meditava da tempo, da almeno due anni secondo fonti di stampa americane. "Ho un velivolo, un girocottero. E lo piloterò, violerò la no-fly zone, lo farò in maniera non volenta". Per attirare l'attenzione su un tema a lui caro, ovvero la riforma delle regole sul finanziamento delle campagne elettorali, con l'obiettivo di consegnare 'di persona' ad ognuno dei 535 membri del Congresso una lettera descrivendo i termini della sua protesta. Le forze dell'ordine a Capitol Hill sono state colte di sorpresa ed è certo che si è evitato il peggio, considerato il livello di sorveglianza del cielo sopra Washington, completamente off limits almeno per quello che riguarda le aree di sorvolo più sensibili, come quella sulla Casa Bianca, sul Congresso naturalmente e per tutta quella parte della capitale Usa dove hanno sede le maggiori istituzioni federali oltre che monumenti e simboli della storia americana. Ci si chiede già però se non si poteva evitare del tutto, tanto più che - a quanto emerge - le intenzioni di Hughes non erano del tutto sconosciute. Lo stesso postino le aveva anticipate ad un reporter del Tampa Bay Times. Il giornale aveva quindi interpellato il Secret Service, responsabile per la sicurezza della Casa Bianca, chiedendo se fossero al corrente dei piani di Hughes, ricevendo una risposta negativa ed un rinvio alla Capitol Police, la Polizia competente per l'area del Congresso, da cui però non si era avuta risposta. Inoltre pare che Hughes proprio del tutto sconosciuto alle autorità non fosse: sembra infatti che circa un anno fa con una 'soffiata' fosse giunto all'orecchio del Secret Service che aveva intenzione di far sentire la propria voce e quindi un agente andò a trovarlo per fargli qualche domanda, per poi lasciarlo andare, aveva fatto sapere lo stesso postino della Florida. La sicurezza del cielo sopra Washington torna quindi ad essere un potenziale tema scottante con relativo imbarazzo per il Secret Service dopo che solo lo scorso gennaio non pochi quesiti (e molta preoccupazione) aveva sollevato un drone precipitato nel giardino nella Casa Bianca. 

Nessun commento:

Posta un commento