KABUL, 5 aprile - La guerra di propaganda nella galassia del terrorismo islamista vede un nuovo capitolo con la pubblicazione da parte talebana di una biografia del Mullah Omar. La biografia, che e' comparsa dopo mezzanotte su diversi siti legati al movimento che fino al 2001 aveva in mano l'Afghanistan, in realtà non dice molto di nuovo sull'uomo nè, soprattutto e comprensibilmente, fornisce indizi su dove questo si trovi. L'occasione per la sua pubblicazione e' il diciannovesimo anniversario della sua ascesa al potere, non proprio una cifra tonda, segno che il movimento tenta di consolidare la leggenda del proprio capo in vista di ulteriori fughe di miliziani verso l'Isis, che oggi gode di maggior appeal tra i tagliagole dell'estremismo islamista. Il Mullah Omar e' descritto come una "personalità carismatica, coraggioso, affabile e perfino dotato di sense of humor. Il biografo chiarisce (e questa e' forse l'unica notizia inedita) che è nato nel 1960 nel villaggio di Chan-i-Himmat, nel distretto di Khakrez della provincia afghana di Kandahar, e che nonostante sia "ricercato costantemente dai nemici, prosegue il suo lavoro di routine... organizzando la jihad nella veste di capo dell'Emirato islamico". La sua "arma preferita" e' un lanciagranate RPG-47.
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