lunedì 12 gennaio 2015

PARIGI, giovedì arriva il segretario USA Kerry. Caccia "a un complice di uno dei terroristi"


PARIGI, 12 gennaio - Il segretario di stato americano John Kerry ha annunciato una visita a Parigi giovedì per colloqui su come contrastare la violenza terroristica. L'annuncio giunge dopo che l'amministrazione Obama è stata oggetto di forti critiche per non aver partecipato ieri a Parigi alla marcia contro il terrorismo.
Intanto "la caccia continua": lo ha detto il ministro dell'Interno francese, Manuel Valls, parlando degli attentati della settimana scorsa. "Uno dei terroristi - ha spiegato - aveva certamente un complice".
E' la più grande della storia francese, "senza precedenti": così il ministero dell'Interno francese ha definito la marcia repubblicana a Parigi, ripetendo che i dimostranti sono stati così numerosi da rendere impossibile una stima esatta dell'affluenza per il momento. Secondo il quotidiano Le Monde, in tutta la Francia sono sfilati quattro milioni di persone, di cui un milione solo a Parigi.
'Je suis Charlie, flic, Juif', 'Sono Charlie, poliziotto, ebreo'. E' stato lo slogan di Place de la République a Parigi, gremita per la marcia repubblicana in ricordo delle vittime dei fratelli Kouachi e di Amedy Coulibaly. Il presidente Hollande riunito all'Eliseo con i ministri ha affermato ieri: 'Parigi è la capitale del mondo'. La Casa Bianca ha reso noto che il 18 febbraio ospiterà un vertice straordinario sulla lotta al terrorismo. Intanto si riapre il dossier Schengen: 'Bisogna valutare possibili modifiche al sistema', ha detto il ministro Cazeneuve. In disaccordo l'Italia. Alfano: 'Schengen è una grande conquista di libertà, non si può regalare ai terroristi il successo di tornare indietro'. All'Eliseo tra gli altri Renzi, Netanyahu, Abu Mazen. Lungo abbraccio tra Merkel e Hollande. Anche Sarkozy e Carla Bruni.

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