MILANO, 6 febbraio - Milano torna capitale del cioccolato alla vigilia di San Valentino. Dal 9 al 12 febbraio, infatti, il capoluogo lombardo ospita il Salon du chocolat, la manifestazione dedicata al cibo degli dei che quest'anno riserva diverse novità per i visitatori. Sulla scia del successo della prima edizione, infatti, la manifestazione si trasferisce al MiCo (il centro congressi) dove beneficerà di spazi più ampi rispetto allo scorso anno, 8.400 metri quadrati in tutto per ospitare cooking show, eventi e degustazioni. Non solo, la manifestazione si allunga di un giorno, con l'inaugurazione il pomeriggio di giovedì. Tutte scelte fatte dopo il notevole afflusso di visitatori che l'anno scorso aveva creato, a detta degli stessi organizzatori, "qualche problema di ordine pubblico".
Padrino di questa seconda edizione Ernst Knam che firmerà la scultura in cioccolato a tema San Valentino, simbolo dell'evento, che accoglierà gli ospiti al loro ingresso. A lui sarà dedicato uno stand di 60 metri quadrati, dove oltre a eseguire le sue masterclass, presenterà i progetti che lo vedranno protagonista nel 2017 e realizzerà un vero e proprio quadro solo con l'uso del cioccolato. Accanto a Knam sono tanti i nomi della pasticceria italiana che racconteranno e prepareranno il cioccolato dal proprio punto di vista: dal maestro dei maestri, Iginio Massari al presidente dell'Ampi Gino Fabbri, da Gianluca Fusto ad Andrea Besuschio passando per il campione del mondo di cioccolateria Davide Comaschi, dal padre della nouvelle cuisine italiana Gualtiero Marchesi a chef come Carlo Cracco e Davide Oldani. C'è una declinazione vegano-crudista per il cibo degli dei che non sarà tralasciata al salone milanese: a raccontarla un nome reso celebre dalla parodia di Crozza, Simone Salvini, accanto ad altri pastry chef del mondo vegano-crudista.
Ma al salon du chocolat non c'è chi lo trasforma ma anche chi lo produce, il cioccolato. Quest'anno gli espositori, complici gli spazi allargati, sono raddoppiati da 43 a 80 con una novità: la presenza di alcuni Paesi che del cacao sono la patria. Come il Camerun, grande produttore della qualità Theobroma, e il Perù che di fatto sono i due principali produttori.

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