IDLIB (Siria), 27 febbraio - Uno dei principali leader di al Qaida, genero di Osama bin Laden e stretto collaboratore di Ayman al Zawahiri, è stato ucciso in un attacco con drone Usa messo a segno ieri nel Nord-Ovest della Siria. Secondo quanto riferito dagli stessi jihadisti del gruppo Jabhat Fatah al-Sham(Fronte della conquista della Grande Siria, ndr), Abu al-Khayr al-Masri, 59 anni, è stato colpito da un missile lanciato contro la vettura su cui stava viaggiando a Idlib. Oggi il Pentagono ha confermato di aver condotto un attacco nel Nord-Ovest della Siria, senza però indicare l'obiettivo.
Secondo quanto riportato dal Guardian, Jabhat Fatah al-Sham, il gruppo con cui Masri aveva collaborato in Siria, ha confermato il decesso. Nel 2005, Washington aveva accusato Masri di essere "responsabile del coordinamento dell'azione di Qaida con altre organizzazioni terroristiche", e di essere stato coinvolto negli attentati del 1998 alle due ambasciate Usa di Kenya e Tanzania, costati la vita a oltre 200 persone. Masri, anche noto con il nome Ahmad Hasan Abu al Khayr, aveva combattuto al fianco di Bin Laden in Afghanistan e aveva trascorso più di 10 anni in carcere in Iran. Era stato rilasciato nel 2015, in uno scambio con un diplomatico iraniano rapito nello Yemen, e aveva raggiunto la Siria.
Abdullah Rahman - questo il suo vero nome - era di nazionalità egiziana ed aveva 60 anni. Egli ha combattuto in Bosnia, poi si è trasferito in Sudan e quindi è passato in Afghanistan unendosi ad Osama bin Laden. Nel periodo pre 11 settembre si è dedicato alla logistica e alle operazioni per il trasferimento verso il paese di centinaia di volontari. Due anni fa si è stabilito in Siria. Di fatto è diventato uno dei fiduciari di al Zawahiri.
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