Sono robot che vengono da tutto il mondo, spiega il curatore Ben Russell, secondo cui una mostra del genere potrebbe affascinare anche chi guarda con diffidenza a tutta la robotica, per paura che possa sostituire definitivamente il lavoro dell'uomo. "Si guarda alla rivoluzione industriale - dice - alla meccanizzazione dei luoghi di lavoro nel 19esimo secolo, alla disoccupazione, alle persone che hanno perso il lavoro o sono state dislocate; è vero c'è stata una dislocazione, ma le persone sanno adattarsi, anche meglio dei robot, non ce ne dimentichiamo, e sono molto meglio dei robot".
Secondo Russell, l'approccio giusto è non guardare ai robot con timore, ma pensare a loro come possibili aiuti, apparecchi che possono collaborare con noi e renderci la vita più facile. Basti pensare alle tante applicazioni che ci sono al giorno d'oggi nel campo della scienza e della salute.
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