VARESE, 2 dicembre - Si è avvalsa della facoltà di non rispondere Laura Taroni, l'infermiera arrestata per la vicenda delle morti in corsia all'ospedale di Saronno, interrogata in carcere dal Gip di Busto, Luca Labianca. Il suo avvocato ha già lasciato il carcere, così come quello del suo amante, Leonardo Cazzaniga.
Cazzaniga è accusato di aver ucciso 4 pazienti con massicce dosi di farmaci. Entrambi sono sospettati per l'omicidio del marito della donna.
Il medico, durante il suo interrogatorio davanti al gip, si è detto "disponibile a chiarire quanto è successo". Secondo il suo avvocato, Enza Mollica, il medico ha risposto a tutte le domande, in alcuni casi in modo circostanziato, in altri in modo più generico. L'avvocato ha riferito che Cazzaniga "appare provato". Avrebbe spiegato che il somministrare farmaci serviva "per alleviare le sofferenze" dei pazienti. Ha respinto l'accusa di aver voluto uccidere qualcuno. A quanto si è saputo il suo avvocato, Enza Mollica, ha presentato una istanza di arresti domiciliari.
Oltre 50 le cartelle cliniche all'esame dei carabinieri sequestrate. Dagli atti, tra le altre cose, è emersa l'idea, da parte dei due arresti, di uccidere anche un cugino acquisito della donna. Laura Taroni somministrava farmaci, tra cui ansiolitici, a suo figlio di undici anni tanto che il ragazzino, a un certo punto, le aveva chiesto di dargli meno farmaci.
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