MILANO, 21 dicembre - Seduta senza direzione per Piazza Affari (Ftse Mib -0,16% a 19.215 punti ) tra scambi per 2,28 miliardi di euro. Ha contribuito ad arginare le perdite lo sprint di Mediaset (+2,84%), con scambi per oltre il 6% del capitale dopo che Vivendi, ormai al 26%, si è detta pronta a salire ancora. All'opposto è di nuovo scivolata Mps (-12,08% a 16,3 euro), tra scambi fiume per oltre l'11% del capitale, che ha raggiunto in giornata il minimo storico di 15 euro per azione, dopo la chiusura dei termini per la conversine dei bond subordinati e per la sottoscrizione dell'aumento di capitale da parte dei piccoli risparmiatori. Pochi i rialzi, limitati a Ubi Banca (+1,96%), Fineco (+1,86%), Unicredit (+1,29%), Bper (+0,6%) e Cnh (+0,4%), che ha riacquistato bond per oltre 400 milioni di euro. In calo Saipem (-3,2%), Italgas (-2,39%), Unipol (-1,41%), A2a (-1,4%) ed Enel (-0,78%). Giù Ferrari (-1,3%), mentre tra i minori hanno corso Stefanel (+17,89%), Pininfarina (+9,5%) e Astaldi (+8,63%), dopo un accordo in Canada
mercoledì 21 dicembre 2016
La BORSA chiude a -0,16%
MILANO, 21 dicembre - Seduta senza direzione per Piazza Affari (Ftse Mib -0,16% a 19.215 punti ) tra scambi per 2,28 miliardi di euro. Ha contribuito ad arginare le perdite lo sprint di Mediaset (+2,84%), con scambi per oltre il 6% del capitale dopo che Vivendi, ormai al 26%, si è detta pronta a salire ancora. All'opposto è di nuovo scivolata Mps (-12,08% a 16,3 euro), tra scambi fiume per oltre l'11% del capitale, che ha raggiunto in giornata il minimo storico di 15 euro per azione, dopo la chiusura dei termini per la conversine dei bond subordinati e per la sottoscrizione dell'aumento di capitale da parte dei piccoli risparmiatori. Pochi i rialzi, limitati a Ubi Banca (+1,96%), Fineco (+1,86%), Unicredit (+1,29%), Bper (+0,6%) e Cnh (+0,4%), che ha riacquistato bond per oltre 400 milioni di euro. In calo Saipem (-3,2%), Italgas (-2,39%), Unipol (-1,41%), A2a (-1,4%) ed Enel (-0,78%). Giù Ferrari (-1,3%), mentre tra i minori hanno corso Stefanel (+17,89%), Pininfarina (+9,5%) e Astaldi (+8,63%), dopo un accordo in Canada
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