venerdì 29 luglio 2016

ISTAT, a giugno aumentano gli occupati, ma anche il tasso di disoccupazione

ROMA, 29 luglio - A giugno è in aumento il numero degli occupati, mentre anche il tasso di disoccupazione è in risalita. Cala, invece, per i giovani tra i 15 e i 24 anni. Questa la 'fotografia' del mercato del lavoro scattata oggi dall'Istat. In particolare, sempre a giugno ci sono stati 71 mila occupati in più e riguarda essenzialmente i lavoratori "indipendenti" (il numero dei dipendenti resta invariato).
Il tasso di occupazione, pari al 57,3%, aumenta di 0,1 punti rispetto a maggio. Dopo il calo di maggio (-0,8%) la stima dei disoccupati a giugno aumenta invece dello 0,9% (+27 mila). L'aumento è attribuibile agli uomini (+2,0%) a fronte di un lieve calo tra le donne. Il tasso di disoccupazione e' pari all'11,6%, in aumento di 0,1 punti percentuali su maggio. Diminuisce di 0,3 punti il tasso di disoccupazione tra i giovani 15-24enni.
"Fatti, non parole. Da febbraio 2014 a oggi, Istat certifica più 599mila posti di lavoro. Sono storie, vite, persone. Questo è il #jobsact". Lo scrive su twitter il premier Matteo Renzi. 
A luglio l'inflazione rialza la testa: l'Istat rileva un aumento congiunturale e cioe' rispetto a giugno dello 0,2%. Cala invece su base annua (-0,1%, era -0,4% a giugno). L'inflazione acquisita per il 2016 e' pari a -0,1% (era -0,2% a giugno).Il ridimensionamento della flessione su base annua dell'indice generale, spiega l'Istat, e' dovuto da una parte all'accelerazione della crescita dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+1,5%, da +0,7% di giugno), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,8% da +0,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,7%, da +0,2%), dall'altra ai prezzi degli Energetici regolamentati, il cui calo si riduce (-5,9% da -6,8%). 
Il persistere del calo dei prezzi dei Beni energetici (-7,0% rispetto a luglio 2015), sebbene meno ampio di quello registrato a giugno (-7,5%), continua a spiegare la diminuzione dei prezzi al consumo, seppur contenuta, che si registra su base annua nel mese di luglio. Al netto di questi beni l'inflazione accelera rispetto a giugno ed e' pari a +0,6% (era +0,4%). 
Anche al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici l'"inflazione di fondo", accelera e si porta a +0,6% (da +0,5% di giugno).
L'aumento dell'indice generale dei prezzi al consumo rispetto a giugno è dovuto invece principalmente a fattori stagionali che determinano la crescita congiunturale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,5%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,7%).
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,7% su base mensile e aumentano dello 0,4% su base annua (da +0,2% di giugno).
Ancora giù il carrello della spesa: l'Istat rileva che a luglio, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza diminuiscono dello 0,4% rispetto al mese precedente e registrano una flessione su base annua pari a -0,1% (era -0,2% a giugno). Calano in particolare i prezzi degli alimentari freschi, e anche dei prezzi dei carburanti. 
Su base annua, invece, si conferma la tendenza all'aumento del numero di occupati (+1,5%, pari a +329 mila). La crescita tendenziale è attribuibile sia ai dipendenti (+1,4%, pari a +246 mila) sia agli indipendenti (+1,5%, pari a +83 mila) e si manifesta per uomini e donne, concentrandosi tra gli over 50 (+264 mila) e i 15-34enni (+175 mila). Nello stesso periodo calano i disoccupati (-4,5%, pari a -140 mila) e gli inattivi (-2,3%, pari a -325 mila).
Nel secondo trimestre, rileva l'Istat, si è registrato inoltre un consistente aumento degli occupati (+0,6%, pari a 145 mila unita') rispetto al primo trimestre, con segnali di crescita diffusi sia per genere sia per posizione professionale e carattere dell'occupazione. Nel trimestre aprile-giugno l'aumento degli occupati (+0,6%, pari a +145 mila) è associato ad un calo degli inattivi (-1,3%, pari a -181 mila), mentre i disoccupati sono in lieve aumento (+0,2%, +7 mila).
Cala a giugno il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati): l'Istat rileva che e' stato pari al 36,5%, in calo di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e ai minimi dall'ottobre 2012. Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioe' coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perche' impegnati negli studi. L'incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di eta' e' pari al 9,8% (cioe' meno di un giovane su 10 e' disoccupato). Tale incidenza risulta invariata rispetto a maggio. Il tasso di occupazione aumenta di 0,2 punti percentuali, mentre quello di inattivita' cala di 0,3 punti.

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