BRESCIA, 1 dicembre - Operazione antiterrorismo della Polizia: gli agenti hanno eseguito stamattina all'alba alcuni arresti e diverse perquisizioni nei confronti di cittadini kosovari accusati di apologia di terrorismo e istigazione all'odio razziale. Il blitz, in collaborazione con le autorità kosovare, è scattato contemporaneamente in alcune città italiane e in Kosovo.
L'indagine che ha portato agli arresti di oggi è stata condotta dagli uomini della Direzione centrale della Polizia di prevenzione, l'Antiterrorismo italiano, e da quelli della Digos di Brescia. Gli investigatori hanno ricostruito contatti e organigramma di una presunta organizzazione terroristica che, anche attraverso l'uso della rete e dei social network, propagandava l'ideologia jihadista.
Sono quattro i cittadini kosovari arrestati nell'ambito dell'operazione della Polizia nei confronti di una presunta organizzazione che propagandava l'ideologia jihadista. Per la prima volta, nei confronti di una di loro, è scattata la misura della sorveglianza speciale. La richiesta è stata avanzata direttamente dal Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti.
Dalle indagini è emerso che i quattro arrestati erano fortemente radicalizzati, ponendosi su posizioni estremistiche e assumendo atteggiamenti tipici dei militanti dell'Isis e pubblicando sul web una serie di foto in cui erano ritratti con le armi in pugno.
Quello che è considerato la «mente» del gruppo, un cittadino kosovaro che ha vissuto diverso tempo in Italia, è stato arrestato in Kosovo dalle autorità di quel paese, mentre gli altri tre sono stati arrestati in Italia, dove vivevano da tempo.
Contestualmente agli arresti, gli investigatori hanno fatto scattare una serie diperquisizioni a Brescia, Vicenza e Perugia.
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