ZAGABRIA, 17 settembre - Ci sono stati scontri tra la polizia croata e migranti che hanno sfondato i cordoni degli agenti alla stazione di Tovarnik. Lo riporta il Guardian online, citando Channel4.
I migranti lasciano i valichi di Horgos, sul il confine serbo-ungherese, e si ingrossa il flusso verso la Croazia dopo chel'Ungheria ha chiuso completamente il proprio confine con la Serbia. In circa 5.000 attendono alla stazione di Tovarnik, al confine serbo-croato, di salire sui treni per Zagabria. Le autorità croate, infatti, hanno fatto sapere che non verranno frapposti ostacoli ai profughi che intendono raggiungere la Germania e il nord Europa transitando attraverso il territorio croato. La presidente della Croazia, Kolinda Grabar Kitarovic, si è detta oggi molto preoccupata per il flusso migratorio che ha investito nelle ultime 24 ore quello serbo-croato, richiedendo "controlli del confine di stato molto severi".
E mentre la Slovenia ha reintrodotto i controlli alle frontiere per dieci giorni e la Bulgaria ha inviato 50 soldati a presidiare il confine con la Turchia , la cancelliera Merkel assicura che "le condizioni della Germania sono positive e questo ci permette di far fronte alle nuove sfide".
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Zeid Ra'ad al-Hussein, ha aggiunto la sua voce alle critiche all'Ungheria, descrivendo il suo trattamento ai rifugiati "chiare violazioni del diritto internazionale".
"L'Alto commissario Zeid ha deplorato le opinioni xenofobe e anti-musulmane che sembrano essere al centro della politica del governo ungherese", ha detto una dichiarazione rilasciata a suo nome. Mercoledì la polizia ungherese aveva usato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua durante tafferugli con profughi al confine con la Serbia.
"La Commissione Ue - ha detto il portavoce della Commissione europea Mina Andreeva su Twitter - non rinuncia all'obbligatorietà sulla proposta di ricollocare 120mila profughi. Difendiamo la nostra proposta. Gli articoli dei media che suggeriscono il contrario sono falsi".
Tusk, vertice straordinario il 23 settembre - "Convoco un Consiglio europeo straordinario per mercoledì 23 settembre alle 18 per discutere come trattare come la crisi dei rifugiati". Lo ha annunciato con messaggio twitter il presidente del Consiglio, Donald Tusk. Il vertice straordinario era stato chiesto dalla Cancelliera Angela Merkel. Si terrà all'indomani del Consiglio interni.
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