sabato 26 settembre 2015

FATTI DELLA VITA/ FERRARA, derubato, picchiato, sequestrato e ucciso, il corpo trovato in un casolare


FERRARA, 26 settembre - Era stato sequestrato nella sua casa di Aguscello, nel Ferrarese, il 9 settembre da una banda di malviventi che poi aveva utilizzato il suo bancomat per prelievi e acquisti. Da allora, però, del 73enne Pierluigi Tartari si era persa ogni traccia. Ora il suo corpo è stato trovato, questa notte attorno alle tre, alla periferia di  Ferrara in un casolare abbandonato nelle campagne vicine al carcere cittadino. Gli inquirenti, per ora, mantengono uno stretto riserbo sulla vicenda.
Durante la rapina nell'abitazione dell'anziano i banditi cercavano soldi; non trovando nulla, però, hanno preso due fucili e sequestrato Tartari dopo averlo malmenato, lasciando alcune tracce di sangue sul pavimento. Poche ore dopo, i prelievi al bancomat con la carta dell'uomo: secondo gli investigatori il pensionato, a quel punto, probabilmente era già morto, non è chiaro se ucciso volontariamente o deceduto a causa delle percosse subite.
Dal giorno del sequestro le ricerche dell'uomo non si erano mai fermate, ma le speranze di trovarlo ancora in vita si erano affievolite con il passare dei giorni. Ora il ritrovamento del cadavere, la cui posizione potrebbe essere stata indicata da uno dei componenti della banda, arrestato alcuni giorni fa dopo essere stato riconosciuto da alcuni testimoni e immortalato dalle telecamere di sorveglianza del bancomat al quale la banda ha prelevato con la carta di Tartari. Si tratta di Constantin Fiti, rumeno di 22 anni. Stamattina la notizia di un secondo fermo: un ungherese di 21 anni. 

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