mercoledì 23 settembre 2015

INTERNI/ RIFORMA DEL SENATO, accordo nel Pd


ROMA, 23 SET - La maggioranza ha raggiunto un accordo nella notte e ha depositato tre emendamenti alla riforma costituzionale, firmati da Anna Finocchiaro, sulla elettività dei senatori, sulle funzioni del Senato e sui giudici costituzionali. I futuri senatori, afferma il testo frutto dell'intesa nel Pd, saranno decisi "in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi, secondo le modalità stabilite dalla legge".
Oltre alla questione dell'elettività dei senatori si affronta anche il tema delle funzioni del Senato e dei giudici costituzionali. I capigruppo di maggioranza Luigi Zanda, Renato Schifani e Karl Zeller hanno aggiunto le loro firme ai 3 emendamenti depositati da Anna Finocchiaro.  "E' un bel successo del Pd - dicePierluigi Bersani - e spero che in questo clima nuovo tutti assieme e senza più strappi si possa lavorare ancora per perfezionare la riforma. Gli elettori scelgono i senatori: questo è il principio costituzionale, i dettagli li si vedranno come giusto nella legge elettorale".
Per Gianni Cuperlo, della minoranza Pd,  "una buona riforma della Costituzione è il traguardo di tutti. Il testo degli emendamenti all'articolo 2 proposti stamane a Palazzo Madama è una soluzione che garantisce il diritto dei cittadini a scegliere i senatori senza annullare i pilastri dell'impianto. Adesso facciamo un passo in più". invitando a prevedere il coinvolgimento di sindaci metropolitani e governatori, e di modificare le norme sui procedimenti legislativi e sul presidente della Repubblica per "allargare" la maggioranza pro-riforma.
"Abbiamo agito seguendo le richieste del presidente Pietro Grasso - afferma il sottosegretario alle Riforme, Luciano Pizzetti - che ha sempre auspicato un'intesa per procedere al meglio. L'intesa nel Pd e in tutta la maggioranza c'e'. Ora ci sono tutte le premesse per procedere". 
L'emendamento, in cui non si fa riferimento ad alcun "listino", dispone che i futuri senatori saranno eletti dai consigli regionali che dovranno tenere conto delle "scelte" fatte dagli elettori al momento del voto. 
Funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica: è questo l'esercizio che si aggiunge alle funzioni che deve svolgere il nuovo Senato, oltre a quello della rappresentazione delle istituzioni territoriali, grazie a uno degli emendamenti Finocchiaro presentati questa mattina al ddl Riforme in Senato. L'emendamento introduce inoltre la possibilità di verificare l'impatto delle politiche del'Unione europea sui territori. Inoltre il nuovo Senato "concorre ad esprimere pareri sulle nomine di competenza del Governo nei casi previsti dalla legge e a verificare l'attuazione delle leggi dello Stato".

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