BUDAPEST, 19 settembre - L'Ungheria ha richiamato i riservisti per "gestire la situazione dell'immigrazione di massa". Lo riportano i media ungheresi.
La Croazia ha deciso di aprire un corridoio per i profughi che vogliono raggiungere il nord Europa. Stando ai media croati, al confine croato-ungherese, e ad immagini Tv, tra i villaggi di Baranjsko Petrovo Selo, in Croazia, e Beremend, in Ungheria, stanno giungendo autobus croati con a bordo migranti che vengono poi lasciati passare in Ungheria.
La polizia slovena ha spruzzato spray al pepe contro circa 500 migranti su un ponte lungo il confine con la Croazia. I profughi si trovavano al punto di confine di Harmica ieri sera per cercare di entrare in Slovenia, ma sono stati bloccati da circa 50 poliziotti in assetto antisommossa. Quando i migranti hanno cominciato a spingere per rompere il cordone la polizia ha usato lo spray urticante.
Quaranta agenti croati entrati in Ungheria su un treno con mille migranti sono stati disarmati e registrati dalle autorità ungheresi. Il macchinista del treno è stato posto sotto la custodia della polizia e i migranti sono stati portati in un centro di registrazione. Il portavoce del governo ha smentito una dichiarazione del governo di Lubiana che sosteneva che il trasporto di migranti in Ungheria fosse stato concordato. Sono arrivati - ha detto il portavoce - senza nessuna consultazione.
C'è molta attenzione, ma non allarme nel Nordest italiano, al confine che lambisce quella 'rotta balcanica' che porta i migranti dalla Grecia all'Europa del Nord. Con la chiusura dei confini da parte dell'Ungheria, e con le crescenti difficoltà in Croazia e Slovenia, il Friuli Venezia Giulia potrebbe venire interessato da un afflusso improvviso di profughi diretti verso la Germania. L'estremo lembo nordorientale d'Italia si è già trovato nei mesi scorsi a fronteggiare arrivi di migranti da Est, ottenendo una riduzione delle assegnazioni di profughi provenienti dagli sbarchi in Sicilia. L'eventualità che possano esserci ulteriori 'sconfinamenti' ha comunque tenuto alta in questi giorni l'attenzione delle autorità, anche se ai valichi con Austria e Slovenia non si registrano al momento intensificazioni palesi nei controlli.
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