domenica 12 luglio 2015

TRENTOLA DUCENTO, "ho fatto un massacro". Quattro morti per un parcheggio


CASERTA, 12 luglio - La tragedia a Trentola Ducenta nel Casertano:  in seguito ad una lite tra vicini per questioni di parcheggio sono stati uccisi padre, madre e figli. Ecco la ricostruzione dei fatti: l'assassino è sceso di casa e ha iniziato a litigare con i vicini per un furgoncino parcheggiato dove secondo lui non doveva stare. È poi salito in casa, ha preso la pistola d'ordinanza, si è recato dai vicini, padre, madre e figlio, e ha fatto fuoco uccidendoli. La fidanzata del giovane figlio dei vicini si è salvata perchè non era nell'appartamento, ma al piano di sopra del palazzo, al momento della sparatoria.
Una volta in strada l'agente penitenziario ha ferito mortalmente il conducente del furgone, che conteneva cassette con la frutta, ed aveva provato a fuggire: è deceduto all'ospedale.  L'assassino si è poi costituito nella caserma dei carabinieri di Aversa. 
''Ho fatto un macello, ho ucciso i miei vicini''. Così l'agente penitenziario, Luciano Pezzella, rivolto ai carabinieri della caserma di Aversa (Caserta) dopo essersi costituito. L'uomo si è presentato ai militari poco dopo aver compiuto il massacro-
Si chiamavano Michele Verde, 61 anni, Enza Verde 58, e Pietro Verde di 31 anni, padre, madre e figlio, le tre vittime colpite dall'agente penitenziario, tuttora sotto interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Aversa. La quarta vittima è il 37enne Francesco Pinestra, che questa mattina si era recato a casa dei Verde per comprare delle cassette per la frutta.

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