VIENNA, 14 lugliLe potenze mondiali hanno raggiunto un accordo con l'Iran sulla limitazione dell'attività nucleare iraniano in cambio della revoca delle sanzioni economiche internazionali. E' stato confermato stamane in una coferenza stampa. Il Ministro degli Esteri iraniano ha definito l'accordo "storico", dicendo che ha aperto un "nuovo capitolo della speranza".
I negoziati tra l'Iran e sei potenze mondiali - Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Cina e Russia più la Germania - erano iniziati nel 2006. Il cosiddetto P5 + 1 - Iran voleva ridimensionare le attività nucleari sensibili iraniane al fine di garantire che non potesse essere costruita un'arma nucleare. L'Iran ha sempre insistito sul fatto che il suo programma nucleare è pacifico.
La responsabile della politica estera dell'Unione europea Federica Mogherini detto che l'accordo è "un segno di speranza per il mondo intero. E 'una decisione che può aprire la strada a un nuovo capitolo nelle relazioni internazionali"..
Il testo della transazione non è stato rilasciato, ma questi sono solo alcuni dei dettagli in esso contenuti:
- Un compromesso sul controllo dei siti all'interno dell'Iran: gli ispettori dell'ONU avranno il permesso di monitorare i siti militari, ma l'Iran potrebbe contestare le richieste di accesso
- L'Iran ha accettato che le sanzioni possano essere ripristinati in 65 giorni se viola l'accordo.
- L'embargo sulle armi e missili frutto delle sanzioni Onu, rimarrebbero in vigore per cinque e gli otto anni rispettivamente.
Separatamente, l'Agenzia internazionale dell'energia atomica (AIEA) e l'Iran hanno detto di aver firmato una tabella di marcia per risolvere le questioni in sospeso.
Il Capo dell'AIEA Yukiya Amano ha detto ai giornalisti che la sua organizzazione aveva firmato una tabella di marcia "per il chiarimento di questioni in sospeso ieri e di oggi per quanto riguarda il programma nucleare iraniano".
Egli ha definito l'accordo "un significativo passo in avanti", dicendo che avrebbe permesso all'agenzia di "effettuare una valutazione degli aspetti relativi alle possibili dimensioni militari del programma nucleare iraniano entro la fine del 2015".
C'è stata una forte resistenza ad un accordo da parte dei conservatori, sia in Iran e negli Stati Uniti.
Il governo di Israele ha pure lui messo in guardia contro l'accordo. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha sostenuto che l'Iran ha ricevuto un "certo percorso verso le armi nucleari" e "una miniera d'oro in denaro di centinaia di miliardi di dollari".
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