BRUXELLES, 12 giugno - Il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk ha cancellato il summit Ue a 28. Lo rende noto su Twitter. Tusk ha visto il presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem che l'ha aggiornato sugli ultimi sviluppi dell'Eurogruppo che riprende alle 11. Alle 16 rimane in calendario il vertice tra i 19 leader dell'Eurogruppo. Questo il testo del tweet di Tusk: "Ho cancellato #EUCO oggi. #Eurosummit inizierà alle 16 e andrà avanti fin quando concluderemo le discussioni sulla #Grecia". "La discussione è complicata è improbabile che riceveremo oggi il mandato a negoziare", ha detto il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis entrando all'Eurogruppo. La riunione dei ministri "potrà solo preparare l'Eurosummit dove ci saranno altre discussioni", ha aggiunto.
"Ho ancora molti dubbi, la strada per la definizione delle condizionalità è molto difficile", ha detto il ministro delle finanze finlandese Alexander Stubb entrando all'Eurogruppo. Stubb ha spiegato che si sta provando a definire le condizioni che Atene dovrà rispettare per ottenere gli aiuti, ma sulla lista delle riforme che deve compiere prima dell'ok non c'è ancora consenso. Il fronte dei Paesi ostili alla Grecia è ampio, e inoltre è scoppiato il caso Finlandia: il Parlamento ha negato l'autorizzazione a negoziare un nuovo salvataggio della Grecia, e il Governo è a rischio di caduta se non rispetterà l'indicazione. Il weekend della verità per la Grecia parte male. I falchi si sono levati, spazzando via l'ottimismo diffuso dalle colombe fino a ieri. Il capo dell'ala dei duri, Wolfgang Schaeuble, è rigidissimo: non crede a Tsipras, non accetta il suo piano, propone una 'Grexit' per cinque anni La Merkel sembrerebbe più disponibile, ed è per questo che i ministri dell'Eurogruppo passeranno la palla al summit. Dopo che i 'tecnici' dell'ex Troika hanno promosso il piano greco, offrendo aiuti per oltre 70 miliardi di euro, la resa dei conti ora è tutta politica, e solo i leader possono decidere se continuare a tenere la Grecia nell'euro oppure accompagnarla alla porta. Con una situazione simile, all'Eurogruppo i falchi hanno gioco facile. Atene non ha molte carte da giocarsi, se non promettere di accelerare l'approvazione delle riforme che l'Eurogruppo le propone. I ministri vorrebbero che passasse subito la riforma dell'Iva, l'abolizione delle baby pensioni, la liberalizzazione delle licenze tv, l'abolizione dei monopoli, le privatizzazioni promesse. Il ministro Tsakalotos è pronto ad accettare tutto, ma stavolta ai falchi sembra non bastare nemmeno quello.
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