giovedì 23 luglio 2015

E' la SIRIA il paese più pericoloso, il più pacifico l'ISLANDA



LONDRA, 23 LUGLIO -  E' la Siria il Paese più pericoloso al mondo: se mai ce ne fosse bisogno, A certificare il livello di violenza in cui è precipitato il Paese, complici la guerra civile e la presenza dell'Isis- arriva una ricerca ufficiale. Appena nel 2008, il Paese mediorientale era considerato all'88esimo posto tra quelli più pacifici (più o meno a metà della lista di 162 Paesi considerati), ora è precipitato al fondo. La Siria è seguita da Iraq e Afghanistan.Il paese che ha subito il più grave deterioramento della pace è stato la Libia, che si colloca oggi 149° dei 162 paesi. L'Ucraina ha subito il secondo più grande deterioramento: a seguito di una rivoluzione popolare che ha fatto cadere Viktor Yanukovich, la Russia ha destabilizzato il paese, il che significa che ha segnato in modo negativo gli indicatori di conflitto organizzati.
La classifica -il Global Peace Index, giunto ormai alla nona edizione, è frutto del lavoro dell'Institute for Economics and Peace E raccoglie 23 diversi valori: dal numero di omicidi, all'attività terroristica, passando per la spesa militare). Per contro, il Paese che e' considerato più pacifico è l'Islanda, seguito nell'ordine, da Danimarca, Austria, Nuova Zelanda, Finlandia, Svizzera, Canada, Giappone, Australia e Repubblica Ceca. L'Italia si colloca al 36esimo posto dei Paesi più tranquilli. 
  • Dallo scorso anno, 81 paesi sono diventati più tranquillI, mentre 78 si sono deteriorati.
  • Molti paesi in Europa, la regione più pacifica del mondo, hanno raggiunto livelli storicamente elevati di pace. 15 dei 20 paesi più pacifici si trovano in Europa.
  • A causa di un aumento dei disordini civili e attività terroristiche, il Medio Oriente e Nord Africa è ormai LA regione meno pacificA del mondo per la prima volta da quando l'indice è cominciato.
  • Globalmente l'intensità del conflitto armato interno è aumentato drammaticamente, con il numero di persone uccise nei conflitti in aumento più di 3,5 volte da 49.000 nel 2010 a 180.000 nel 2014.
  • L'impatto economico della violenza ha raggiunto un totale del 13,4% del PIL mondiale l'anno scorso.

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