venerdì 17 luglio 2015

DENVER, dichiarato colpevole il massacratore del cinema di AURORA, rischia il patibolo

James Holmes
Il cinema di Aurora
DENVER, 17 luglio - James Holmes è stato ritenuto colpevole di omicidio per la strage nel cinema di Aurora a Denver E' il verdetto della giuria, dopo un giorno e mezzo di deliberazione. Holmes era entrato nel 2012 nel cinema vestito da Joker e aveva aperto il fuoco, uccidendo 12 persone e ferendone altre 70, durante la prima del film di Batman "The Dark Night Rises". Rischia la pena di morte.
La giuria, composta da nove donne e tre uomini, ha deciso la sua colpevolezzaal termine di un giorno e mezzo di deliberazione. Dovrà decidere se Holmes deve essere condannato a morte o rinchiuso in carcere a vita senza libertà di rilascio sulla parola.
La difesa di Holmes ha presentato durante il processo prove per dimostrare come il ragazzo era instabile poco prima di commettere il gesto. "L'infermità mentale è la sola ragione per cui questo crimine è avvenuto", ha detto il legale di Holmes, Daniel King, nell'arringa finale durata due ore e durante la quale ha esortato la giuria a essere coraggiosa ed evitare di agire sulla spinta delle emozioni e della vendetta.
Ma l'accusa è riuscita a persuadere la giuria che Holmes era sano di mente. Durante il processo, iniziato alla fine di aprile, alcuni testimoni hanno raccontato come Holmes sia emerso sul palco del cinema poco dopo l'inizio del film e di come abbia lanciato gas lacrimogeni poco prima di aprire il fuoco. E ripercorso l'orrore del dopo, con sangue ovunque e gente nascosta sotto le poltrone per cercare riparo. 
L'accusa ha dipinto Holmes come metodico, spinto da un profondo senso di rabbia e sempre più isolato a scuola. La giuria ha avuto anche modo di ascoltare testimonianze su come Holmes aveva descritto ad altre persone le proprie fantasie sulla possibilità di uccidere per aumentare il suo "capitale umano". "Ha commesso il crimine per una ragione: per sentirsi meglio", ha detto il procuratore distrettuale della contea di Arapahoe, George Brauchler, nelle argomentazioni finali. "Il ragazzo era sano al di là di ogni ragionevole dubbio e deve essere ritenuto responsabile per quello che ha fatto".

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