venerdì 10 luglio 2015

ATENE, migliaia in piazza Syntagma per dire no all'austerity e al piano Tsipras


ATENE, 10 luglio - Migliaia di manifestanti hanno riempito Piazza Syntagma, dove ha sede il Parlamento greco, per ribadire il loro no all'austerity proprio mentre i deputati stanno esaminando il piano consegnato dal primo ministro Alexis Tsipras all'Europa. La protesta è sostenuta dal sindacato comunista PAME. Il premier prende le distanze: "Abbiamo avuto il mandato di cercare un accordo migliore, non quello di portare la Grecia fuori dall'Eurozona" ha detto.
Per Alexis Tsipras, dopo il trionfo di domenica scorsa, arriva il difficile. Sul fronte interno. Syriza si spacca, con il popolo che non ne può più dell'austerità che torna a manifestare. Giovedì ha ottenuto la promessa del sostegno delle opposizioni centriste. Cerca di salvare la Grecia dal baratro, oppure si piega ai creditori, secondo la versione di chi si sente tradito.

L'ala radicale del partito chiede apertamente il ritorno alla dracma. E i sindaci delle isole, che grazie al turismo producono il 30% del pil della Grecia, vedono la cancellazione dei vantaggi fiscali come una decisione dagli effetti potenzialmente "tragici", perché rischiano di far perdere competitività, riducono gli incassi e alzano il costo della vita per chi nelle isole ci sta anche quando il sole non c'è.

Il leader dei centristi di 'To Potami' prevede che ci sarà "larga maggioranza" in Parlamento a favore del sì all'accordo. Ma per Tsipras potrebbe significare l'uscita di scena. Se il sì passera' con una maggioranza diversa da quella di governo (Syriza e l'alleato di destra Anel hanno 162 seggi su 300), lunedì prossimo potrebbe anche essere costretto alle dimissioni. 

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