venerdì 17 aprile 2015

Il peschereccio sequestrato dai libici "salvato" da una nave della Marina


MAZARA DEL VALLO - Personale della Marina militare è salito a bordo del peschereccio italiano "Airone", sequestrato questa mattina da un rimorchiatore, "presumibilmente appartenente a forze di sicurezza libiche", e ne ha assunto il controllo. Lo dice lo Stato maggiore della Difesa. Il sequestro del motopesca, sottolinea lo Stato maggiore della Difesa, è avvenuto a circa 90 chilometri a nord-ovest di Misurata. Il personale della Marina che è salito a bordo, assumendone il controllo, fa parte di una unità impegnata nell'ambito dell'operazione di sorveglianza e sicurezza marittima "Mare Sicuro". Il peschereccio 'Airone' era stato sequestrato da una motovedetta di militari di Tripoli. Ma l'equipaggio si sarebbe ribellato rinchiudendo due militari nella stiva. La nave si è poi diretta a Lampedusa, protetto dalla nave della Marina italiana. L'unità di crisi della Farnesina si era attivata dopo la segnalazione di Giovanni Tumbiolo, presidente del distretto per la pesca Cosvap. La Farnesina ha preso subito contatto con la guardia costiera. 
"Esprimo vivo compiacimento e congratulazioni alla Marina militare italiana che ha impedito un atto di pirateria a danno di un peschereccio di Mazara del Vallo che era stato dirottato verso le coste libiche con la forza delle armi da non meglio identificati miliziani". Lo dice il sindaco, Nicola Cristaldi, che ha ricevuto la notizia della liberazione del peschereccio dal capitano di un peschereccio mazarese in zona.

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