venerdì 9 dicembre 2016

RIO DE JANEIRO, italiano entra per sbaglio in moto in una favela, ucciso



RIO DE JANEIRO, 9 dicembre - Un turista italiano è stato ucciso ieri a Rio de Janeiro dopo essere entrato per sbaglio a Morro dos Prazeres, una 'favela' nel centro della metropoli carioca: lo riferiscono i media locali. In base alle prime informazioni divulgate dalla polizia, l'uomo è stato colpito alla testa da un proiettile. La vittima era in compagnia di un cugino, Rino Polatim , che sotto shock è riuscito a fuggire. Secondo altri fonti, sarebbe stato liberato. Bardella forse ucciso perché scambiato per un poliziotto. Questo è il terzo caso di un itaiano ucciso in Brasile in un mese. 
In moto nella favela - Gli agenti hanno ricevuto alle 11 circa una segnalazione della scomparsa di due turisti italiani nella zona. Dopo aver circondato la favela, il corpo di uno di loro è stato trovato in Rua Cândido de Oliveira. La vittima stava percorrendo in moto la baraccopoli, considerata "pacificata" dalle forze dell'ordine, insieme a Rino Polato. I due sarebbero poi entrati senza volere, guidati da un navigatore Gps, in un'area ancora controllata dai trafficanti.

Forse ucciso perché aveva telecamera sul casco - I due italiani sarebbero "accolti da spari" e poi obbligati dai criminali a "salire su un'auto", dove sono rimasti ostaggi mentre il veicolo circolava per lo slum. È la ricostruzione dei fatti fornita dalla polizia civile di Rio.

Scambiati per poliziotti - Sempre secondo quanto emerge dalle indagini, a un certo punto le sorti dei due si sono separate: i rapitori hanno deciso di liberare Polato perché non possedeva nessuna telecamera, mentre hanno sparato un colpo alla testa a Bardella che al contrario aveva la telecamera sul casco. Quest'ultimo è morto e il suo corpo è stato trovato in una delle strade della favela, mentre Polato, secondo i media locali, è stato salvato in uno degli ingressi alla zona da parte degli agenti dell'unità di peacekeeping della polizia (Upp). Per altre fonti, sarebbe stato rilasciato. Secondo la polizia, è possibile che i due siano stati scambiati per poliziotti.

Bardella Polato avevano intrapreso un viaggio per percorrere in moto diversi Paesi sudamericani: prima di arrivare a Rio erano già stati in Paraguay e Argentina. A Rio avevano alloggiato in un hotel di Copacabana, in modo da vedere i siti più turistici.

Uomini del Battaglione per le operazioni speciali della polizia militare (Bope) hanno compiuto un'operazione all'interno della favela alla ricerca dei criminali.

La Farnesina "sta seguendo il caso con il consolato generale a Rio de Janeiro, in stretto raccordo con le autorità locali", ha reso noto il ministero degli Esteri. In particolare fonti diplomatiche hanno precisato che si sta prestando la massima assistenza al superstite dell'agguato e che sono stati inviati il vice console e il carabiniere di servizio ad assistere il connazionale, che viene interrogato dalla polizia brasiliana. Viene offerta anche assistenza per il pernottamento e per il volo di rientro.




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