domenica 11 dicembre 2016

L'ISIS si è ripreso la città di PALMIRA. Forse


PALMIRA (Siria), 11 dicembre - Da una parte la Russia, dall'altra il governatore della provincia di Homs: in mezzo ci sono le sorti dell'antica città siriana di Palmira e violenti combattimenti sull'uno e l'altro fronte da ore. Per il Centro di pacificazione russo in Siria, l'esercito di Assad sta resistendo agli attacchi lanciati da oltre 4mila jihadisti dello Stato islamico. Di opinione diversa il governatore della provincia siriana di Homs, Talal Barazi, che ai microfoni della televisione di Stato Ikhbariyah Tv ha affermato: "L'Isis ha ripreso il controllo di Palmira", mentre l'esercito governativo "si è rischierato fuori dalla città" e "sta impiegando tutti i mezzi per impedire ai terroristi di rimanervi".
Il governatore di Homs va così a confermare la ritirata delle truppe governative siriane, come aveva riferito, in disaccordo con Mosca, l'Osservatorio siriano per i diritti umani.
Il direttore dell'ente, Rami Abderrahman, aveva riferito a Efe che i jihadisti "controllano totalmente la città di Tadmur (questo il nome arabo di Palmira), il suo aeroporto, la zona archeologica e la cittadella". La prima voce a sostegno della ripresa della città da parte dello Stato islamico era stata l'agenzia di stampa Amaq, vicina all'Isis.
Palmira era stata liberata il 27 marzo, dopo essere rimasta per 10 mesi occupata dall'Isis, che aveva fatto esplodere tre torri funerarie del I d.C., il tempio di Bel, il tempietto di Bal Shamin e l'arco di trionfo. Ma il 10 dicembre il gruppo terroristico è entrato nuovamente in città prendendone quasi del tutto il controllo, compiendo però il ritiro l'indomani dopo una notte di intensi bombardamenti russi. Ora il nuovo cambio di fronte.

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