giovedì 3 settembre 2015

ECONOMIA/ La BCE rivede in peggio le sue stime sul PIL dell'Eurozona


FRANCOFORTE, 3 settembre - La Bce rivede in peggio le sue stime sul Pil dell'Eurozona a +1,4% da +1,5% per quest'anno e per il prossimo a +1,7% da +1,9%La ripresa continuerà ma ad un ritmo più lento rispetto a quanto previsto in precedenza. Gli acquisti di titoli del Quantitative Easing "sono previsti fino al settembre 2016 o anche oltre se necessario". Il presidente della Bce ha fatto anche sapere che il Consiglio ha deciso di alzare dal 25% al 33% il limite della quantità di un'emissione di titoli di Stato acquistabile da Francoforte.
"Stiamo osservando l'indebolimento delle prospettive per l'economia cinese", ha detto Draghi, spiegando che ciò comporta due effetti: uno sul "canale del commercio, che indebolisce le economie degli altri Paesi" e uno "sulla fiducia" che incide sui mercati azionari.
La politica "accomodante" della Bce sta funzionando e viene trasmessa all'economia reale. Draghi ha sottolineato che ne stanno "beneficiando Paesi" più sotto stress come "la Spagna e l'Italia, dove il credito sta migliorando. Il suo corso si sta riducendo. Abbiamo le prove che la nostra politica funziona"

La Banca Centrale Europea ha lasciato il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05%. Il tasso sui prestiti marginali e quello sui depositi bancari restano rispettivamente allo 0,30% e -0,20%. Confermano il rialzo le Borse europee, Milano compresa, dopo l'attesa decisione della Bce di lasciare invariati i tassi. Fra tutte svetta Atene (+2,63%), spinta dai bancari Alpha (+13,33%), Piraeus (+10,98%) e National Bank of Greece (+7,65%). Bene Francoforte (+1,56%) con Fresenius (+4,26%) e Infineon (+2,59%). Sprint di Easyjet (+5,56%) a Londra e di Valeo (+3,5%) a Parigi, dove scivola Edf (-4%).

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