martedì 5 marzo 2013

Malesia: la meta turistica del Sabah a rischio per un lo sbarco ostile di membri di un "sultanato" filippino

Il Sabah

KUALA LAMPUR (Malesia) - Soldati malesi hanno lanciato un assalto a membri armati di un clan filippino in un conflitto in atto che ha lasciato almeno 27 morti il Borneo, nello stato del Sabah.
Le truppe di terra sono supportate da caccia, con rapporti che parlano di diverse esplosioni vicino a Lahad Datu, dove il gruppo di circa 180 filippini si trova (sono sbarcati lì a nome di un sedicente sultanato di Solu e rivendicandone il possesso o, più prosaicamente, un aumento dell’affitto da parte della Malesia).
L'operazione per cacciare il clan è iniziata alle ore 07:00 di lunecì (24:00 in Italia). Sette battaglioni dell'esercito sono stati dispiegati nella zona per rafforzare la polizia.
Tra gli aeromobili utilizzati nell'assalto , un F-18 e un aereo da caccia Hawk, malesi Elicotteri sono stati visti volare nella zona.
Il capo della polizia nazionale malese Ismail Omar ha detto che sono stati raggiunti i loro obiettivi e che non vi sono state vittime delle truppe.
Egli non ha fornito alcun dettaglio circa i 180  filippini, che peraltro  hanno sparato contro le truppe malesi dopo aver invaso un villaggio costiero a Lahad Datu sull'isola di Borneo il mese scorso, dicendo che il territorio era loro. Chiamando se stessi il Regio Esercito di Sulu, i membri del clan hanno dichiarato di essere discendenti del Sultanato di Sulu nel sud delle Filippine, che ha dominato  sulle parti del Borneo settentrionale per secoli, e hanno chiesto che il governo malese paghi più soldi per affittare la loro terra. La Malaysia ha rifiutato le loro richieste e ha esortato il gruppo a tornare a casa.
Lunedì il governo filippino ha fatto appello alla Malesia per esercitare la massima moderazione ed evitare ulteriori spargimenti di sangue, e ha inviato il segretario degli Affari esteri Alberto del Rosario a Kuala Lumpur per i colloqui.
Funzionari hanno detto che avrebbero chiesto il permesso di salpare per Lahad Datu a una nave filippinaper riportare a casa i membri del clan.
Il Ministero del Turismo malese è interevenuto, assicurando tutti che il Sabah non è influenzato dall'incidente a Lahad Datu.
"Ci sono ufficiali dell'esercito a guardia delle isole come Sipadan che ci sono stato per tutto questo tempo", ha detto oggi il ministro del turismo nel corso di una conferenza stampa in occasione della Conferenza Internazionale Turismo della Malesia. Ha aggiunto che ha ricevuto notizie da Malaysia Airlines  che i turisti continuano ad arrivare in Malesia, ma stavano cambiando la loro destinazione. "Ci sono alcuni che non vogliono andare a Sabah, ma invece cambiare la loro destinazione per luoghi come Langkawi," ha detto.

Cosa vedere nel Sabah

Situata sulla terza isola più grande del mondo, il Borneo, il Sabah è la regione più orientale della Malesia. Le principali città sono Kota Kinabalu e Sandakan, entrambe buoni punti di partenza per le escusioni nella foresta pluviale, vera protagonista dell’isola. I posti più visitati di Sabah sono il Centro di riabilitazione degli oranghi di Sepilok, Sukau, le grotte di Gomantong, il fiume Kinabatangan e i suoi animali, le tartarughe di Tutle Island Park, Tunku Abdul Rahman Park e il monte Kinabalu.


Sandakan
Sandakan è la città che ispirò Salgari (senza che l’avesse mai vista) in Sandokan la tigre della Malesia. E’ la seconda città del Sabah. La sua collocazione geografica fa di Sandakan un ottimo punto di partenza per svariate escursioni nella zona. E' punto di partenza per visitare Sepilok, una riserva dove vengono protetti gli oranghi che possono essere osservati nel loro ambiente naturale 


Kota Kinabalu
Kota Kinabalu chiamata semplicemente K.K è la capitale del Sabah, regione della Malesia situata nell’ estremo est del Borneo. Il nome formale della capitale è Jesselton, con i suoi 550.000 abitanti è la città più popolosa del Sabah. Davanti alla città si apre il Tunku Abdul Rahman Park un area che racchiude 5 isole caratterizzate da natura incontaminata e acque limpide. I loro nomi sono: Pulau Mamutik (la più vicina), Pulau Sapi, Pulau Gaya (la più grande), Pulau Sulug e Pulau Manukan. Su queste isole si può fare snorkeling, qui si trovano ottime bancate di reef corallino.

Il fiume Kinabatangan
Una gita in barca sul fiume Kinabatangan è uno dei modi migliori per ammirare la meravigliosa natura; in questa parte dell’isola la foresta pluviale equatoriale ha la massima concentrazione di animali tra cui scimmie, orango tanghi, elefanti, rinoceronti e svariate specie di uccelli. 

Le grotte di Gomantong
Le Grotte di Gomantong (Gomantong Caves) costituiscono il più grande sistema di grotte del Sabah, habitat naturale di pipistrelli, insetti, ma soprattutto salangane, delle piccole rondini. Oltre ad essere un’interessante destinazione turistica, Gomantong è anche fulcro dell’industria di produzione di nidi di salangane usati per la preparazione della zuppa di nidi d’uccello particolarmente apprezzata nella cucina Cinese. 

Il monte Kinabalu
La montagna è incluso nel famoso Kinabalu National Park ed è alta circa 4.100 metri, una splendida cima granitica e meta di parecchi escursionisti, sia alpinisti sia semplici amanti del trekking che possono vedere cambiare la foresta e il paesaggio man mano che  risalgono le pendici.

Le spiagge
Alcune delle spiagge più belle dello stato di Sabah si trovano appena a nord di Kota Kinabalu, oltre la penisola di Karambunai, in un tratto grossomodo compreso fino alla città di Tuaran, per un totale di circa 20 km. In sucessione partendo da sud incontriamo il Nexus resort Karambunai, il Rasa Ria Resort (che affianca un Oran-Utan nature reserve programme, per la salvaguardia degli oranghi) e il Mimpian Jadi Resort.

Nessun commento:

Posta un commento