FIRENZE - A sinistra , la mano con il dito staccato della statua distesa |
FIRENZE - Atto di vandalismo ai danni di una statua collocata nella Loggia dei Lanzi, in piazza della Signoria a Firenze. Nella tarda serata di ieri una turista ha staccato di netto il dito indice della mano sinistra della scultura di Pio Fedi, raffigurante "Il ratto di Polissena". Non è la prima volta che la statua viene danneggiata: l'ultimo atto vandalico risale ad ottobre.
La soprintendenza al Polo museale fiorentino spiega che "appena accaduto l'episodio, una vigilante della Sipro in servizio presso la Loggia, ha avvertito una pattuglia dei vigili urbani, dando precise indicazioni relative al responsabile del gesto". La polizia municipale, intervenuta "immediatamente", ha poi fermato "l'autrice dell'atto vandalico che si stava allontanando dalla Loggia", identificata nella turista. Non è stata precisata la nazionalità: la soprintendenza parla di una "turista di lingua inglese".
Il dito staccato è stato comunque già rimesso al suo posto. "La direzione degli Uffizi, da cui dipende la Loggia dei Lanzi - si spiega in una nota della soprintendenza -, ha disposto che il frammento venisse reintegrato da Alberto Casciani, il restauratore già intervenuto cinque mesi fa sullo stesso elemento lapideo. Questi si è subito reso disponibile e, già nella tarda mattina, ha riattaccato il dito asportato. L'operazione si è svolta in tempi rapidi anche perché, in previsione di una nuova eventualità del genere, a ottobre era stato inserito un piccolo perno ligneo tra il dito e la mano, un accorgimento che si è rivelato utile per evitare danni ulteriori al marmo".
Il dito staccato è stato comunque già rimesso al suo posto. "La direzione degli Uffizi, da cui dipende la Loggia dei Lanzi - si spiega in una nota della soprintendenza -, ha disposto che il frammento venisse reintegrato da Alberto Casciani, il restauratore già intervenuto cinque mesi fa sullo stesso elemento lapideo. Questi si è subito reso disponibile e, già nella tarda mattina, ha riattaccato il dito asportato. L'operazione si è svolta in tempi rapidi anche perché, in previsione di una nuova eventualità del genere, a ottobre era stato inserito un piccolo perno ligneo tra il dito e la mano, un accorgimento che si è rivelato utile per evitare danni ulteriori al marmo".
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