ROMA - Windjet va avanti da sola. Non concede ad Alitalia le garanzie richieste e non accetta la mediazione del governo per l'amministrazione straordinaria. Nonostante lo scetticismo del ministero dello Sviluppo Economico, la compagnia aerea siciliana, che sta lasciando a terra centinaia di passeggeri ogni giorno, ha deciso, parole dell'amministratore delegato Stefano Rantuccio, di "cercare altre vie". Valuterà quindi altre manifestazioni di interesse che sostiene di aver ricevuto e si appresta a creare una newco a cui conferire le attività da cedere. Nel lungo tavolo di lavoro convocato in fretta e furia a ridosso di Ferragosto, il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, non ha trovato spazio per ricuciture dopo la rottura della trattativa, durata mesi, per l'incorporazione del vettore in Alitalia. L'amministratore delegato dell'ex compagnia di bandiera è del resto arrivato al ministero con le idee già chiare e con i numeri in mano: la riprotezione dei passeggeri costa ad Alitalia 80 mila euro al giorno di perdite. nche se un interesse strategico di Alitalia rimane, ha chiarito poi il ministro Passera, impegnato in prima persona negli incontri con le aziende e con i sindacati, le attuali condizioni non permettono alle compagnie di trovare una soluzione condivisibile. La decisione di Windjet di continuare per la sua strada dovrà però portare allo scioglimento della matassa a breve, ha auspicato Passera, sposando le richieste dei sindacati perché si faccia presto.
Il ministero, ha quindi assicurato, seguirà la vicenda "passo passo perché la situazione si dovrà chiarire definitivamente in un numero limitato di settimane". Il ministero propende del resto per l'amministrazione straordinaria e non nasconde di essere ben poco convinto della strategia per cui ha invece optato la compagnia siciliana. Negli aeroporti continua intanto il lavoro di riprotezione portato avanti dall'Enac e dalle altre compagnie. L'Ente ha già individuato un elenco di voli sostitutivi fino al 18 agosto.
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