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mercoledì 5 luglio 2017

Marcia indietro dell'AUSTRIA: non verranno schierate truppe alla frontiera


VIENNA, 5 luglio - Non verranno schierate le truppe alla frontiera'. Rientra la tensione tra Roma e Vienna sui migranti. Intanto il premier estone invita gli Stati Ue ad agire insieme.
Ieri la Commissione europea ha varato un nuovo piano di azione. Il ministro Minniti, che stasera riferirà al Senato e domani sarà al vertice europeo di Tallinn, chiede un incontro urgente in sede europea per rivedere Triton. Intanto è boom di domande di asilo in Italia.

Tajani, da Austria una scelta saggia - Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani si è detto "contento che ci sia stato un chiarimento dell'Italia con l'Austria". Per Tajani "è privo di qualsiasi senso inviare carri armati alle frontiere. Mi sembrava assurdo inviare i carri armati ed è una scelta saggia avere cambiato posizione. Le frontiere esterne vanno difese, non quelle interne".

P.Chigi, bene correzione rotta Austria - Fonti di Palazzo Chigi prendono atto della correzione di rotta da parte del governo austriaco rispetto all'ipotizzato dispiegamento di uomini e mezzi al confine del Brennero. La collaborazione tra le forze di polizia, sottolineano le stesse fonti, produce ottimi frutti e si basa sul rispetto da entrambe le parti delle regole europee, senza alcun bisogno di truppe o mezzi militari da schierare alla frontiera. Stamattina il premier Paolo Gentiloni ha avuto un colloquio telefonico con il Cancelliere austriaco Kern.

Cancelliere Austria, niente esercito al Brennero - "L'Austria non eseguirà alcun controllo ai confini del Brennero al momento e non sta per ricorrere all'impiego dell'esercito nell'immediato". Lo ha chiarito il cancelliere austriaco Christian Kern dopo le polemiche tra Roma e Vienna dei giorni scorsi sui migranti.

Easo, 123mila domande asilo Italia, +47% - L'Italia ha ricevuto quasi 123mila domande d'asilo nel 2016, pari a un aumento del +47% rispetto al 2015. Le 122.960 richieste sono pari al 9,5% del totale Ue. La maggior parte dei richiedenti asilo in Italia sono i nigeriani (22%). E' quanto emerge dai dati del rapporto annuale dell'Easo, l'Agenzia Ue per l'asilo. La Germania si conferma record con 745.155 domande, pari a un aumento del 58% rispetto all'anno precedente e al 58% delle domande d'asilo complessive nell'Ue.
Le domande di asilo nell'Ue nel 2016 sono state quasi 1,3 milioni, pari a un calo del 7% rispetto al 2015 quando erano state vicine a 1,4 milioni. I principali Paesi che hanno ricevuto le richieste da parte dei migranti sono stati la Germania, l'Italia, la Francia, la Grecia e l'Austria, mentre le nazionalità che più hanno fatto domanda di asilo sono i siriani, gli afghani, gli iracheni, i pachistani e i nigeriani.
La rotta del Mediterraneo centrale ha registrato nel 2016 "un numero record di migranti", soprattutto dall'Africa subsahariana, occidentale e dal Corno d'Africa, che "sono stati individuati mentre passavano illegalmente la frontiera". Si tratta di 181.459 migranti, un aumento del 18% rispetto al 2015. Emerge dal rapporto annuale dell'Easo. "Questo ha reso il Mediterraneo centrale la principale rotta d'accesso per i migranti africani verso l'Ue, con l'Italia come il principale punto d'ingresso".

martedì 4 luglio 2017

MIGRANTI, Spagna e Francia chiudono i loro porti



BRUXELLES, 4 luglio - La Commissione Ue sta preparando alcune "misure concrete" sui migranti, dopo l'incontro dei ministri dell'Interno di Francia, Germania, Italia e del commissario Ue Dimitris Avramopoulos a Parigi e in vista dell'incontro informale dei ministri dell'Interno Ue di giovedì a Tallin. Intanto Spagna e Francia chiudono i loro porti agli sbarchi dei migranti soccorsi nel Mediterraneo e l'Austria si è detta pronta a schierare l'esercito se il flusso non rallenterà.

Plenaria del Parlamento Ue - "Le misure - annuncia un portavoce della Commissione europea - saranno discusse al collegio dei commissari martedì". Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker presenzierà alla seduta plenaria del Parlamento europeo per un dibattito politico sulle azioni per alleviare la pressione dei flussi migratori sull'Italia.

Le misure al vaglio dei commissari - Le misure concrete che discuteranno i commissari "non sono nuove proposte legislative" ma "un piano d'azione di misure che possono essere attuate immediatamente". Per quanto riguarda lo sbarco nei porti di altri Paesi del Mediterraneo, il portavoce non si sbilancia, dicendo che la Commissione "sostiene il codice di condotta per le organizzazioni non governative" che operano nel Mediterraneo "che sarà preparato dall'Italia", e spiegando di "non voler pregiudicare" la discussione. Tra le idee che l'Europa intende valutare ci sono quella di aiutare la Tunisia a organizzare la propria zona di "ricerca e soccorso", quella di stabilire nuove partnership con i Paesi di transito vicini alla Libia, quella di rafforzare il sostegno alla guardia costiera libica. Si pensa anche di cambiare la regola secondo cui le navi delle organizzazioni non governative, che rappresentano il 35-40% della flotta di ricerca e salvataggio, sbarcano i migranti a bordo di EunavforMed Sophia. Previsto anche un miglioramento della collaborazione tra Italia e Malta nelle operazioni di soccorso, che tuttavia, si sottolinea, non significa che i migranti saranno sbarcati sull'isola.

Il documento italiano - Per quanto riguarda il documento italiano, è stato delineato un documento su più punti che verrà presentato giovedì all'incontro dei 28. Fra questi ci sono un codice di condotta per le Ong, sostegno alla Guardia costiera libica, aiuti all'Oim e all'Unhcr affinché i centri in Libia rispondano a standard internazionali per condizioni di vita e di diritti umani. Parigi e Berlino hanno assicurato inoltre "il loro impegno in tema di relocation", e il premier, Paolo Gentiloni, ha parlato di "primi risultati" che "mi auguro generino effetti concreti".

Unhcr: irrealistico che l'Italia debba continuare a rimanere sola - L'inviato speciale delle Nazioni Unite per il Mediterraneo, Vincent Cochetel, ha intanto fatto sapere come sia "irrealistico pensare che l'Italia debba avere la responsabilità di tutti gli sbarchi" di migranti che avvengono sulle sue coste. Cochetel ha quindi chiesto "più solidarietà" da parte degli altri Paesi, mentre l'Unhcr intende proporre un "meccanismo di sbarco regionale" per distribuire il peso dell'accoglienza dei migranti.

mercoledì 29 marzo 2017

L'AUSTRIA vieta il velo in pubblico


VIENNA, 29 marzo - L'Austria vieta il velo in pubblico, si prepara a bandire la distribuzione del Corano e a rendere obbligatoria la frequentazione di corsi di lingua e cultura tedesca per i profughi nel primo anno del loro arrivo nel paese.
Lo riportano i media austriaci precisando che le misure, preannunciate a febbraio, sono state approvate oggi dall'esecutivo di larga coalizione nel consiglio dei ministri che ha apportato modifiche al piano 'sicurezza e integrazione'.
"Solo in questo modo le persone potranno elaborare il rispetto verso la società", ha affermato Sebastian Kurz (Oevp), ministro degli Esteri e dell'Integrazione, promotore del pacchetto di misure varato oggi. Il provvedimento, approvato oggi, prevede in particolare il divieto del burqa e di qualsiasi altro tipo di velo che copra il viso delle donne nei luoghi pubblici. 

venerdì 2 dicembre 2016

AUSTRIA, donna uccide i suoi tre bmbini, la madre e il fratello e poi si suicida


VIENNA, 2 dicembre - Una donna ha ucciso la madre, il fratello e i propri tre bambini, di età compresa tra i 7 e i 10 anni, poi si è tolta la vita. E' successo a Boeheimkirchen, in Austria. Lo riportano i media locali. La Procura al momento ha confermato il ritrovamento di sei cadaveri in un'abitazione nei pressi di St. Poelten. 
La tragedia si è consumata in un'abitazione di Boeheimkirchen, in Bassa Austria. La procura ha confermato che sono stati trovati sei cadaveri, tra cui quello di tre bambini: si presume che siano tutte vittime di un atto criminale. I media desumono che la donna, di 35 anni, abbia ucciso la madre (sulla sessantina) e il fratello di 40 togliendo la vita anche ai suoi due gemelli di 10 anni e alla figlioletta di sette prima di suicidarsi. L'arma usata sarebbe una pistola.

La strage, avvenuta nel paesino di circa 5.000 abitanti del distretto di Sankt Poelten-Land, risale ad un imprecisato numero di giorni fa: una fonte ufficiale della Procura ha riferito che "il datore di lavoro di una delle vittime aveva avvertito le autorità che la persona da tempo" non si era più fatta vedere. Altre fonti hanno segnalato che la polizia stava cercando i bambini che mancavano da scuola da tre giorni. Il momento della morte sarà accertato da un'autopsia.

Circa il movente, l'agenzia austriaca Apa riferisce che la famiglia si era trasferita nell'abitazione ricavata da un'ex locanda da un anno abbondante ma viveva in maniera molto riservata. Tutto il vicinato sostiene di non conoscere la famiglia.

L'ex proprietario, la cui figlia abita nei pressi, ha riferito che non erano stati notati litigi.

mercoledì 16 novembre 2016

Sequestrati in AUSTRIA 843mila euro di Fabrizio CORONA


INNSBRUCK, 16 novembre - Due cassette di sicurezza e un conto corrente riconducibili a Fabrizio Coronasono stati sequestrati dalla guardia di finanza a Innsbruck, in Austria, per un valore di 843mila euro. Le Fiamme gialle sono intervenute su delega della Direzione distrettuale antimafia di Milano, che ha avviato una rogatoria internazionale finalizzata al sequestro delle somme di denaro. Si ipotizzano i reati di appropriazione indebita e trasferimento fraudolento di valori.

martedì 16 agosto 2016

AUSTRIA, squilibrato accoltella passeggeri su un treno gravi due ragazzi




BREGENZ (Austria), 16 agosto - Un uomo armato di coltello ha attaccato i passeggeri di un treno in Austria ferendo due persone: lo rende noto la polizia austriaca.  L'aggressore - scrive l'agenzia austriaca Apa - è un tedesco "palesemente disturbato a livello mentale".  L'uomo ha 60 anni mentre i due feriti, che versano in gravi condizioni, sono un 19enne e un 17enne. L'aggressione é avvenuta vicino a Sulz, un villaggio nella provincia di Vorarlberg (ovest). L'accoltellatore è stato arrestato dalla polizia all'ingresso in stazione.  Il 19enne ha riportato ferite allo stomaco e alla schiena mentre il 17enne é stato ferito alla gola. La polizia ha escluso qualsiasi collegamento con l'aggressione di sabato su un treno in Svizzera in cui sono morti l'aggressore e una delle persone rimaste ferite.

lunedì 23 maggio 2016

AUSTRIA ELEZIONI, il verde Van del Bellen vince di un soffio: 50,3%


VIENNA, 23 MAGGIO - Il verde Alexander Van der Bellen ha vinto le elezioni in Austria per un soffio con il 50,3% dopo lo spoglio dei voti per posta sconfiggendo l'ultranazionalista Norbert Hofer, staccato di soli 31mila voti. Hofer ammette la sconfitta: 'rammaricato'.
La vittoria del candidato Verde alle presidenziali austriache fa "tirare un sospiro di sollievo" all'Europa e "certamente lo tiriamo anche noi italiani perché indubbiamente l'Austria è uno dei paesi con cui siamo più collegati, un paese vicino ed amico". Lo dichiara il ministro Paolo Gentiloni. Lasciando la riunione del Consiglio Esteri, definisce la vittoria di Van der Bellen "una notizia positiva" ma, aggiunge, "non dobbiamo sottovalutare che la metà degli elettori si è espressa in un altro senso"

domenica 22 maggio 2016

AUSTRIA, parità assoluta tra i due candidati presidenti. Deciderà il voto postale


VIENNA, 22 maggio - Con il 90% delle sezioni scrutinate, i due candidati alla presidenza della Repubblica austriaca, il verde Van der Bellen e l'ultrazionalista Norbert Hofer, sono esattamente in parità con il 50% delle preferenze. A questo punto saranno decisivi gli 800mila voti espressi per corrispondenza che saranno scrutinati solo domani.
Hofer, del Partito della libertà (Fpo) ha ottenuto il 35% dei consensi al primo turno, contro il 21 dell'avversario. Anche se i sondaggi non erano consentiti alla vigilia del voto di ballottaggio, le agenzie per le scommesse davano Hofer in vantaggio. Il candidato dell'Fpo ha basato la sua campagna elettorale quasi esclusivamente sulla lotta all'immigrazione, e proprio ieri Vienna ha annunciato che da martedì prossimo intende schierare 80 poliziotti al confine italo-austriaco del Brennero. 

Ballottaggio presidenziali in AUSTRIA: negli exit poll in testa il candidato dell'ultra destra (50,2 a 49,8)


VIENNA, 22 maggio - Nel ballottaggio per il nuovo presidente della Repubblica austriaca, una vera gara testa a testa fra l'ex leader verde Alexander Van der Bellen e Norbert Hofer, il candidato della destra estrema FPÖ . Secondo la prima estrapolazione ORF Hofer ha il 50,2 per cento poco prima di Van der Bellen con 49,8 per cento.

venerdì 13 maggio 2016

MURO al Brennero, la UE dice no. Inontro Alfano-Sobotka al confine

Sobotka e Alfano
ROMA, 13 maggio - L'Ue ha bloccato il tentativo dell'Austria di ottenere una sorta di "permesso preventivo" per introdurre controlli di frontiera al Brennero, in deroga al trattato di Schengen. Lo si è appreso da fonti europee. Sulla questione si è espresso anche il ministro tedesco Wolfgang Schaeuble: "L'Austria - ha detto - dovrebbe sostenere l'Italia, invece di stabilire nuovi controlli al Brennero, una delle frontiere più intrise di significato emotivo d'Europa". 
"Grazie all'impegno dimostrato in queste settimane dall'Italia per intensificare i controlli sui treni diretti in Austria, per ora non si rende necessaria la costruzione di una barriera al Brennero". Lo hanno annunciato i ministri dell'Interno Angelino Alfano e Wolfgang Sobotka, dopo un incontro al valico italo-austriaco. "Occorre impedire che si edifichino muri e il lavoro che abbiamo svolto con l'Austria va in questa direzione", ha aggiunto Alfano. "L'Italia è pronta a fare la sua parte, a dare il proprio contributo, mettendo in pratica le misure che decide. Così come noi faremo la nostra parte". Lo ha detto Wolfgang Sobotka, ministro dell'interno di Vienna, incontrando al Brennero il collega italiano, Angelino Alfano. "Ci vogliono misure che riducano l'immigrazione illegale" ha insistito Sobotka.
"Per noi è importante che l'Unione europea dimostri di voler fare qualcosa insieme: anche per migliorare le strutture di accoglienza dei Paesi che si fanno carico dell'ospitalità in modo di migliorare le condizioni stesse dell'accoglienza". Sobotka ha poi ricordato che la strada del Brennero "purtroppo era diventata molto battuta. Il numero di migranti era aumentato, quindi con Alfano abbiamo deciso di incontrarci per capire cosa potevamo fare, quali misure potevano essere implementate"
Alfano: offrire soluzioni per difendere nostra libertà - "Noi e l'Austria siamo due Paesi che l'anno scorso hanno avuto 17 miliardi di interscambio commerciale e l'interscambio nel 2015 era maggiore di quello del 2014 e nel 2014 maggiore che nel 2013. Inoltre abbiamo un'enormità di turisti che attraversano le nostre frontiere, 29 milioni di tonnellate di merci all'anno dall'Italia verso l'Austria e ogni 7 secondi un tir che attraversa la frontiera. Questo significa che un'organizzazione del traffico più rallentata produrrebbe enormi danni al transito delle merci ed enormi danni commerciali". Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano."Noi - ha aggiunto Alfano - siamo qui per ribadire che offriamo soluzioni per difendere le nostre libertà, la nostra Europa e le nostre economie. Credo che i risultati, a due settimane dal nostro primo incontro a Roma, stiano a testimoniare che non stiamo qui a parlare ma a fare", ha concluso il ministro.

lunedì 9 maggio 2016

Si è DIMESSO il cancelliere austriaco FAYMANN




VIENNA, 9 maggio - Si è dimesso il cancelliere austriaco Werner Faymann. Dopo la debacle elettorale alle presidenziali Faymann ha anche annunciato le sue dimissioni da leader del partito social democratico.  Faymann ha motivato le dimissioni con una mancanza di supporto nei suoi confronti all'interno del partito socialdemocratico. La decisione arriva a due settimane dalla sconfitta al primo turno delle elezioni presidenziali che hanno segnato il trionfo del candidato del partito di estrema destra Fpo Norbert Hofer e la debacle di quello socialdemocratico, eliminato anche dal ballottaggio che si terrà il 22 maggio. Il risultato delle presidenziali d'altra parte segue quelli altrettanto negativi subiti dai socialdemocratici in alcune recenti elezioni locali. Anche i popolari se la passano male, mentre la forza in ascesa nel Paese sembra essere appunto l'Fpo, partito che fu guidato da Haider e che preoccupa l'Europa.

mercoledì 27 aprile 2016

BRENNERO, rete, corsie separate e forse l'esercito. E L'AUSTRIA vuole iniziare i cointrolli in ITALIA

Il capo della polizia tirolese Helmutg Tomac in conferenza stampa
BRENNERO, 27 aprile - Al Brennero, con l'introduzione dei controlli di confine, saranno in servizio 250 poliziotti austriaci, annuncia il capo della polizia tirolese Helmut Tomac, spiegando che in caso di necessità "saranno inviati al Brennero anche soldati, ma la decisione spetterà al ministero della Difesa". Ma le autorità austriache chiedono anche di poter effettuare controlli sui treni e sulla strada già sul territorio italiano: "L'allestimento di una rete sul confine italo-austriaco al Brennero dipende dall'Italia", dice ancora Helmut Tomac, che aggiunge. "In vista dell'imminente incontro dei ministri Sobotka e Alfano a Roma, sono stati rinviati i lavori di allestimento".
Ribatte il presidente del consiglio italiano:  "L'ipotesi di chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro",  scrive nella sua newsletter Enews. 
Si è tenuto al Brennero il vertice di rappresentanti delle forze dell'ordine di Italia, Austria e Germania per discutere gli ormai imminenti controlli di frontiera. I controlli al Brennero prevedono una rete di 370 metri. "Si tratta di una normale rete e non di un filo spinato. Sarà allestita solo se necessario in caso di massiccio arrivo di migranti", ha spiegato ancora il capo della Polizia tirolese. La struttura portante, ha spiegato, sarà allestita prossimamente ma la rete vera e propria sarà "attaccata" solo in caso di bisogno. "L'Austria non intende isolarsi ma incanalare gli eventuali flussi di migranti". Tomac si è detto fiducioso che la rete possa essere evitata. Al valico proseguono infatti i preparativi per consentire i controlli delle macchine e dei camion in transito. Sono previste - è stato detto - quattro corsie autostradali separate e sarà imposto il limite di velocità di 30 all'ora. Nell'area dove verranno svolti controlli personali e controlli a vista, si dovrà procedere a passo d'uomo.I tir verranno separati dalle auto. I veicoli "sospetti" verranno deviati su alcune piazzole di sosta per ulteriori verificheControlli verranno effettuati anche lungo la Statale.
I controlli prevedono anche uno stop forzato dei treni a Steinach, subito dopo il confine. «Controlleremo tutti i passeggeri su tutti i treni se l'Italia non dovesse consentire ai poliziotti austriaci di iniziare i controlli già da Fortezza. La fermata a Steinach con relativi ritardi saranno inevitabili». Tomac, ha precisato che il nodo dei controlli di agenti austriaci su territorio italiano non è stato ancora sciolto. Anche il vertice oggi con rappresentanti della Questura di Bolzano e con il ministero degli interni non ha portato ad un accordo, ha aggiunto. La questione sembra rinviata all'incontro dei ministri Alfano e Sobotka
"Confidiamo che Vienna non prenderà decisioni unilaterali nei prossimi mesi. E che l'Austria continuerà a collaborare strettamente con noi nella crisi dei profughi". Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in un'intervista al quotidiano austriaco Die Presse dopo l'annuncio del ministro dell'interno di Vienna Wolfang Sobotka di controlli ai confini con il Brennero per la fine di maggio.

venerdì 15 aprile 2016

RENZI, sull'eventuale muro al BRENNERO "non faremo finta di nulla"


ROMA, 15 aprile - "Il Brennero non può diventare oggetto di competizione, le regole vanno rispettate, non faremo finta di nulla se si violano regole ma sono fiducioso che non si farà". Lo ha dichiarato il premier Matteo Renzi. "Agli amici austriaci dico che il Brennero non è solo il tunnel per collegare i nostri Paesi - ha aggiunto il presidente del Consiglio -, è un luogo di lavoro per molte aziende, ed è un simbolo". 
"C'è un problema che riguarda il nostro Paese ma non c'è un'invasione in corso", ha sottolineato Renzi. "Sono in corso iniziative ma non siamo in presenza di una invasione. E' un grande problema, abbiamo idee chiare su come affrontarlo", ha spiegato.

L'Unione europea per il premier deve farsi "portatrice di una strategia a partire dagli aiuti ai Paesi africani e bloccare i viaggi della morte. Io non voglio minimizzare ma voglio dare un messaggio di serietà. I numeri degli sbarchi sono appena qualcuno in più rispetto allo scorso anno". E agli italiani "dico buonsenso e ragionevolezza".

Sul viaggio del Pontefice a Lesbo di sabato ha poi evidenziato: "Il viaggio di papa Francesco è un gesto di cui dobbiamo dire grazie, un gesto molto semplice ma molto forte quindi primo elemento è la gratitudine. Il Papa ha più volte richiamato la Ue a un ruolo diverso".

L'Ue chiede spiegazioni a Vienna - Sul tema migranti, l'Ue è intervenuta sul caso Brennero. Nonostante la lettera di spiegazioni promessa martedì dal ministro dell'Interno austriaco Johanna Mikl-Leitner al commissario Ue all'Immigrazione Dimitris Avramopoulos, infatti, a Bruxelles per il momento non è arrivato alcun documento. Per questo Avramopoulos ha deciso di inviare a Vienna una lettera formale con richiesta di chiarimenti.

giovedì 14 aprile 2016

AUSTRIA, il ministro della Difesa: potremmo chiudere completamente il BRENNERO

Hans Peter Doskozil
VIENNA, 14 aprile - L'Austria tira dritto. E dopo l'avvio della costruzione di una barriera al confine con l'Italia fa sapere che "in caso estremo" potrebbe chiudere completamente il Brennero. A dirlo il ministro della Difesa austriaco Hans Peter Doskozil - secondo quanto riporta l'Apa - durante una riunione del suo partito, lo Sphe, a Innsbruck.
Se L'Italia continuasse a far passare i migranti e la Germania dovessero continuare a monitorare il suo confine come fatto finora "avremmo un serio problema", ha aggiunto mettendo in guardia sul rischio di un Tirolo trasformato in "sala d'attesa". In quel caso - ha aggiunto il ministro - "chiederemo all'Italia di poter controllare noi anche sul suo territorio". "Dobbiamo andare in offensiva", ovvero "annunciare controlli di confini e creare le misure legislative" ha proseguito in riferimento dell'inasprimento del diritto d'asilo in Austria che scatterà il primo giugno prossimo. L'Austria - ha ricordato parlando ieri in tarda serata ad un riunione del suo partito - ha fissato un tetto di 37.500 richieste d'asilo per quest'anno ma finora sono già arrivate 16.550-17.000 domande.

mercoledì 13 aprile 2016

IL MURO AL BRENNERO, la UE "avverte" l'AUSTRIA


BRUXELLES, 13 aprile - L'Ue incalza Vienna sulla costruzione di una barriera al Brennero. Il ministro dell'Interno austriaco Johanna Mikl-Leitner ha spiegato al Commissario europeo all'Immigrazione Dimitris Avramopoulos che la struttura non servirà per fermare il flusso dei migranti, ma per convogliarlo verso i controlli. La Commissione attenderà comunque di vedere cosa accadrà. Nel caso venga riscontrata la violazione di Schengen, potrà scattare una procedura di infrazione.
L'Austria è un "Paese amico con il quale mi auguro si possa continuare a collaborare, ma dal quale non possiamo accettare la logica di gesti unilaterali che comprometterebbero questa capacità di collaborazione". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni durante un convegno a palazzo Giustiniani a Roma.

lunedì 11 aprile 2016

L'AUSTRIA ha iniziato al BRENNERO la costruzione della barriera antimigranti


BRENNERO, 11 aprile - Sono iniziati al Brennero, da parte dell'Austria, i lavori per la costruzione di una barriera per limitare, in caso di necessità, l'accesso dei migranti provenienti dall'Italia. "La struttura - ha spiegato il capo della polizia tirolese Helmut Tomac all'agenzia Apa - avrà una lunghezza di 250 metri e comprenderà l'autostrada e anche la strada statale".

domenica 3 aprile 2016

BRENNERO, corteo pro migranti si scontra con la polizia austriaca


BRENNERO, 3 aprile - Centinaia di giovani provenienti da tutta Italia, dall'Austria e dalla Germania, hanno preso parte ad una manifestazione al valico italo-austriaco del Brennero per protestare contro le politiche europee sui profughi. Quando il corteo è giunto sul versante austriaco c'è stato un tafferuglio tra una cinquantina di dimostranti ed agenti austriaci. Alcuni manifestanti sono stati fermati. Agenti sarebbero stati colpiti da sassate e dal lancio di bengala. La manifestazione è stata indetta dai centri sociali dell'Italia settentrionale ed ha visto una notevole affluenza, con partecipanti giunti anche da Napoli, da Milano e da varie località tedesche ed austriache.

sabato 2 aprile 2016

AUSTRIA, linea dura contro i migranti, soldati al BRENNERO


BOLZANO, 2 aprile - Vienna conferma che ci sarà linea dura contro i migranti. "Controlli serrati al Brennero, anche con soldati" sono stati infatti annunciati dal ministro della Difesa austriaco Peter Dosozil, che avverte: "Visto che i confini esterni dell'Unione europea non vengono efficientemente tutelati, l'Austria a breve metterà in sicurezza le sue frontiere".

venerdì 19 febbraio 2016

L'AUSTRIA chiude la frontiera con la SLOVENIA, ma non arriva nessuno


BRUXELLES, 19 febbraio -Partita  oggi la stretta sui migranti annunciata dall'Austria e sulla quale ieri si è consumato un duro scontro tra Vienna e l'Ue al Consiglio europeo, con Bruxelles che ha definito "illegali" le misure sui tetti giornalieri sull'accoglienza e sul transito dei richiedenti asilo. Il cancelliere austriaco Werner Faymann, malgrado le critiche, ieri notte ha assicurato che il suo Paese sarebbe andato avanti nell'applicazione delle misure annunciate. Tuttavia al momento, riferisce l'Associated Press, non ci sono arrivi di migranti a Spielfeld, il principale valico di frontiera con la Slovenia: secondo Fitz Grunding, un portavoce della polizia citato, il motivo sarebbe il cattivo tempo che ha interessato l'Egeo nei giorni scorsi frenando così il flusso di persone in arrivo. Intanto Berlino avverte che non accetterà soluzioni unilaterali.

L'Ungheria chiuderà da domenica i suoi tre passaggi di frontiera ferroviari con la Croazia. Lo riferisce l'agenzia austriaca Apa, che cita media ungheresi. Per il momento è previsto che questa misura duri 30 giorni. Nella disposizione firmata dal ministro dell'Interno Sandor Pinter, l'iniziativa è motivata con "l'interesse della sicurezza pubblica". I passaggi di frontiera interessati sono quelli di Murakeresztur-Kotoriba, Gyekenyes-Koprivnica e Magyarboly-Beli Manastir. 

venerdì 12 febbraio 2016

L'AUSTRIA prepara la costruzione di un barriera anti-immigati al BRENNERO


BOLZANO, 12 febbraio – Mentre il cancelliere austriaco Werner Faymann è in Italia per una visita al premier italiano Matteo Renzi, appare una possibilità sempre più concreta la costruzione di una barriera al Brennero, proprio al confine tra i due Stati. Secondo il quotidiano austriaco, Tiroler Tageszeitung, sarebbero già pronte anche ipotesi concrete che prevederebbero una carreggiata stradale di controllo, contornata da container per la registrazione dei profughi, mentre ci sarebbero dubbi sulla costruzione di una recinzione a causa della conformazione del territorio. Il capo della polizia del land Tirolo, Helmut Tomac ricorda che la decisione di mettere in piedi lo sbarramento spetta al ministero degli Interni di Vienna, tuttavia fornisce indicazioni precise sui tempi di realizzazione: non appena l’ordine dovesse arrivare, basterebbero 8-10 settimane. Segno che la questione viene discussa seriamente.  Anche dal ministero interessato, a Vienna, arriva la conferma che il progetto per una gestione di quel tratto di  frontiera avanza, senza la precisazione, però, su quando saranno annunciate le misure.
Parlando alla stampa a margine dell’incontro con Renzi, Faymann non ha fatto menzione esplicita alla barriera del Brennero. Tuttavia, ha spiegato che l’Austria si è attivata per “creare di nuovo degli impianti, fisicamente”,  e che si sta preparando “per “controllare i confini e creare misure per quanto riguarda il numero di profughi da accettare”. È una mossa che “possiamo fare solo concordandola con i vicini”, ha precisato, aggiungendo che ciò vale sia per il valico tra “Tirolo del Nord e Alto Adige” che “per tutti i nostri valichi di confine”. Anche il ministro degli Esteri austriaco, Sebastian Kurz, nel corso di una visita in Macedonia ha sottolineato che il limite massimo dei 37.500 migranti che l’Austria si è detta disponibile ad accettare sarà raggiunto “entro un mese”. A quel punto Vienna comincerà a fermare i migranti alle proprie frontiere.
Il governatori delle province autonome di Trento, Ugo Rossi, e Bolzano, Arno Kompatscher, insieme con il loro omologo austriaco del Tirolo, Guenther Platter, si oppongono però all’idea di ripristinare la frontiera, sottolineando che “la crisi collegata ai flussi dei migranti non può pregiudicare le conquiste europee raggiunte nell’area dell’Euroregione”. Per questo i tre “esortano i Governi, a Roma e Vienna, al varo di misure mirate” per fronteggiare l’emergenza senza ricorrere alla reintroduzione di barriere. I tre presidenti ne discuteranno ancora lunedì prossimo nel corso di una riunione della giunta del Gect Euregio, l’organismo istituzionale che riunisce le tre regioni alpine. “Da anni siamo impegnati nel collegare più strettamente l’area del Tirolo storico e nel rendere invisibile la frontiera al Brennero”, sostengono, e “la problematica dei profughi non può mettere in discussione questi sforzi”, concludono.