GERUSALEMME, 21 luglio - Scontri fra polizia israeliana e fedeli palestinesi sono scoppiati nei pressi della spianata delle moschee, nella Città Vecchia di Gerusalemme: morti due palestinesi e diversi feriti. I disordini sono scoppiati dopo la decisione delle autorità dello Stato ebraico di installare metal detector all'ingresso del sito e di permettere l'accesso esclusivamente alle persone con più di 50 anni, misura aspramente contestata dai palestinesi.
Le vittime confermate dalla polizia israeliana sono Muhammad Sharaf, 18 anni e Muhammad Abu Ghannam. Secondo il ministero della Sanità palestinese, il giovane è stato colpito da un proiettile sparato da un civile israeliano. La polizia israeliana non ha ancora confermato la dinamica dell'episodio. In diversi rioni a est di Gerusalemme sono segnalati dei disordini e un ospedale locale ha fatto un appello alla popolazione per ricevere donazioni di sangue. Scontri fra dimostranti e reparti dell'esercito sono in corso in Cisgiordania a Hebron, Betlemme, Ramallah e Tulkarem. Fonti mediche parlano di decine di feriti, contusi, ustionati ed intossicati. Alla periferia nord di Gerusalemme, nel rione di a-Ram, un bambino di sette anni è rimasto intossicato da gas lacrimogeni, mentre era sulle braccia del padre. Fonti palestinesi riferiscono che le sue condizioni sono ritenute gravi.
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