MBABANE, 13 marzo - E' uno dei Paesi più poveri al mondo, si stima che iche il 69% della sua popolazione abbia un tenore di vita al di sotto della soglia di povertà. E' lo Swaziland, tra le ultime monarchie assolute della Terra, poco conosciuto dall'opinione pubblica. Situato nel Sud dell'Africa, sul fianco orientale dei monti Drakensberg, senza sbocco al mare e stretto tra il Sudafrica e il Mozambico, lo Swaziland e' il Paese piu' colpito al mondo dall'Aids. Un vero flagello con il virus dell'Hiv che si diffonde sempre piu' rapidamente ogni anno. Secondo l'agenzia Onu Unaids, il 27,4% tra i 15 e i 49 anni vive con l'Hiv, il 45% dei bambini e ragazzi tra 0-18 anni e' rimasto orfano a causa del virus e il 30% della popolazione adulta e' sieropositiva. Si stima che un quarto della popolazione sia deceduto a causa dell'Aids. E secondo alcune Ong l'Aids rappresenta la meta' dei decessi per bambini sotto i 5 anni.
L'aspettativa di vita nel Paese e' estremamente bassa, dai dati 2012 della Banca mondiale risulta ferma a 49 anni. Senza contare che decine di migliaia di persone non hanno accesso all'acqua potabile, non possiedono alloggi dignitosi ne' servizi igienici. Il dramma dell'Aids tocca ogni settore della societa' e ogni famiglia, stravolgendo la struttura familiare tradizionale. Un bambino su tre, infatti, rimane orfano di almeno un genitore, mentre l'altro e' disoccupato o ammalato. Bambini rimasti soli che devono badare a loro stessi e, quando primogeniti, sono costretti a occuparsi di tutta la famiglia. Sono circa 126.000 i bambini rimasti orfani o che vivono a rischio di poverta', malnutrizione, mancanza di protezione, stigma, pregiudizi di genere e isolamento, specie nelle zone rurali. Tutte Queste circostanze li espongono a un altissimo rischio di abuso e sfruttamento, impediscono il loro accesso alla sanita' di base, alla protezione sociale e ledono profondamente i loro diritti. Il rischio di abuso e sfruttamento e' piu' alto per le ragazze e le adolescenti. A questo scenario gia' drammatico si sommano una disoccupazione al 40%, la siccita' e una crisi alimentare che e' causa di malnutrizione per 1 bambino su 3. Le strutture scolastiche sono fatiscenti e malsane. I bambini devono percorrere molti chilometri per raggiungere le scuole e questo diventa causa di un alto tasso di abbandono scolastico. Un bambino su quattro non e' mai andato a scuola. Il tasso d'iscrizione scolastica e' del 60% e il 20% della popolazione e' analfabeta.
Tra le varie Organizzazioni non governative che operano nel Paese, SOS Villaggi dei Bambini Onlus, e' presente dal 1986. I lavori di costruzione del primo Villaggio SOS iniziano nell'autunno 1987, a Mbabane, la capitale. Negli anni seguenti nascono due nuovi Villaggi SOS a Nhlangano, nel sud del paese, e uno a Siteki. Gli obiettivi di SOS Villaggi dei Bambini in Swaziland sono di garantire accoglienza, cure mediche, istruzione, tutela in situazioni di emergenza ai bambini privi di cure familiari, e promuovere programmi di supporto alle famiglie in stato di necessita'. Inoltre, a causa dell'epidemia di Hiv/Aids, sono stati aperti, dal 1997 i Centri Medici, grazie ai quali, le famiglie locali possono accedere alle cure.
Non solo. SOS Villaggi dei Bambini lavora in collaborazione con altre organizzazioni presenti nel Paese, per informare sulla prevenzione e il trattamento del virus, migliorare la salute delle donne e vaccinare i bambini contro le malattie comuni.
Oggi in Swaziland ci sono 3 Villaggi SOS a Mbabane, Siteki e Nhlangano, 2 Case Giovani, 3 Asili, 3 Centri di Sviluppo Sociale, 3 Centri Medici.
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