domenica 26 marzo 2017

PADOVA, imprenditore ucciso con un fucile in casa dal figlio 16enne. "Volevo fare uno scherzo"


Enrico Boggian
PADOVA, 26 marzo - “Non volevo uccidere, è stato un incidente, volevo solo fare uno scherzo”. Con queste parole un 16enne ha confessato dopo un lungo interrogatorio l’omicidio del padre. L’imprenditore Enrico Boggian, 52 anni, era stato trovato morto venerdì nella sua casa di Selvazzano, in provincia di Padova. Una ferita d’arma da fuoco alla testa, nessun indizio di rapina. L’uomo era sul divano, seduto e senza scarpe. L’allarme era stato dato proprio dal figlio nel pomeriggio di venerdì. I carabinieri lo hanno interrogato per molte ore e alle 12 di sabato è stato dichiarato in stato di arresto per omicidio. Troppe le contraddizioni nel suo racconto e alla fine il giovane è crollato.

La ricostruzione del delitto - Il ragazzo aveva detto di essere tornato a casa trovando il genitore in una pozza di sangue. Secondo la ricostruzione, invece, il ragazzo venerdì mattina non è andato a scuola dicendo di non sentirsi bene. Durante la mattinata è andato a trovare il nonno, che abita poco lontano e lì avrebbe preso un fucile calibro 22 dalla camera da letto dell’anziano. Poi sarebbe tornato a casa e quando il padre è rientrato per pranzo si sono seduti insieme nel divano a guardare la tv. A quel punto il giovane ha preso il fucile e ha sparato un colpo alla nuca del genitore. Poi è uscito in bici e si è disfatto dell’arma, ritrovata dagli inquirenti in un campo. Infine ha inscenato il ritrovamento.

Una famiglia normale - Secondo l’accusa si tratta di omicidio volontario. Gli investigatori parlano di una famiglia apparentemente senza problemi. Tra padre e figlio c’era un ottimo rapporto e nessuna tensione.

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