CARACAS, 31 marzo - Il Tribunale Supremo di Giustizia (Tsj) del Venezuela ha assunto tutte le funzioni dell'Assemblea nazionale, il Parlamento in mano all'opposizione, che, di fatto, è stato esautorato. Ora l'esecutivo di Nicolas Maduro può governare senza controllo. I giudici spiegano che la sentenza è stata emessa dal momento che l'Assemblea si trova in situazione di "ribellione ed oltraggio" alle loro decisioni. Il Paese vive una grave crisi economica e sociale. Un gruppo di deputati oppositori è stato aggredito da militari della Guardia Nazionale e membri di gruppi irregolari pro governativi mentre tentavano di avvicinarsi alla sede del Tribunale Supremo di Giustizia (Tsj), nel centro di Caracas. I parlamentari volevano protestare contro la sentenza del Tsj, allineato sulle posizioni del governo di Nicolas Maduro, che si è attribuito i poteri dell'Assemblea Nazionale. Unità antisommossa della Guardia Nazionale hanno però impedito loro di avvicinarsi alla sede del Tsj, mentre i militanti chavisti li attaccavano con pietre e bastoni.
Juan Requesens, deputato del partito Unità Democratica, ha detto alla stampa che "siamo venuti a restituire al Tribunale la sua sentenza, perché non abbiamo nessuna intenzione di rispettarla, perché viola la Costituzione del nostro paese", poco prima di essere malmenato dai militanti filogovernativi.
Diversi governi latinoamericani hanno espresso la loro preoccupazione per l'aggravarsi della crisi costituzionale in Venezuela, dopo che il Tribunale supremo di giustizia (Tsj) di Caracas, allineato sulle posizioni del governo di Nicolas Maduro, si è attribuito le facoltà costituzionali del Parlamento, in mano all'opposizione. Il governo peruviano ha annunciato il "ritiro definitivo" del suo ambasciatore a Caracas - richiamato qualche settimana fa dopo una serie di insulti lanciato dalla ministro degli Esteri venezuelana, Delcy Rodriguez, contro le massime autorità locali - aggiungendo che si adopererà per fare sì che "si adottino con la massima urgenza le misure necessarie dinnanzi a questa evidente rottura dell'ordine costituzionale e democratico in Venezuela". Tanto il governo colombiano di Juan Manuel Santos come quello cileno di Michelle Bachelet hanno espresso la loro "forte preoccupazione" per l'evolversi della situazione a Caracas, informando che stanno procedendo a consultazioni diplomatiche urgenti per valutare la possibilità di una risposta politica regionale. Come loro, anche il governo messicano ha ribadito le idee contenute nel documento votato da 20 paesi dell'Organizzazione degli stati americani (Osa) ieri a Washington: "Bisogna garantire una reale separazione dei poteri e un rispetto dello Stato di diritto e delle istituzioni democratiche". Il governo brasiliano, da parte sua, ha denunciato "una rottura dell'ordine istituzionale" in Venezuela, e ha respinto la sentenza del Tsj, sottolineando che "il pieno rispetto dell'indipendenza dei poteri è un elemento cruciale della democrazia".
Il presidente argentino Mauricio Macri ha espresso la sua "preoccupazione" per la sentenza del Tribunale supremo di giustizia (Tsj) venezuelano e ha lanciato un appello a favore della "ricomposizione dell'ordine democratico" a Caracas. Macri ha incontrato Lilian Tintori, moglie del leader oppositore venezuelano Leopoldo Lopez - attualmente in carcere e considerato un prigioniero politico dai gruppi di difesa dei diritti umani - e al termine della riunione ha chiesto "la liberazione di tutti i prigionieri politici e la definizione di un calendario elettorale certo" in Venezuela. Tintori, da parte sua, ha detto alla stampa che "l'impegno di Macri a favore del Venezuela è molto grande", aggiungendo che il suo Paese "è ormai una dittatura e l'unico modo di uscire da questa situazione è attraverso elezioni presidenziali anticipate" durante questo anno, invece che nel 2018.
"L'Europarlamento appoggia l'Assemblea nazionale, unico potere legittimato, e denuncia l'auto colpo di Stato perpretrato dal regime del Venezuela": così il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani su Twitter. Il Tribunale supremo di giustizia (Tsj) di Caracas, allineato sulle posizioni del governo di Nicolas Maduro, si è attribuito le facoltà costituzionali del Parlamento, in mano all'opposizione.
Nessun commento:
Posta un commento