Emma con la madre Alice, finalmente a casa |
Appena gliel'hanno portata nella saletta dell'aeroporto di Malpensa, la mamma si è inginocchiata a suoi piedi, emozionata. La piccola purtroppo non l'ha riconosciuta subito. Cinque anni su sette senza vederla sono tanti, tantissimi. Sono stati i nonni paterni che l'hanno accompagnata in Italia a spiegarle in arabo chi era quella persona che aveva davanti in lacrime. Poi la piccola si è sciolta e ha abbozzato un bel sorriso alla madre. Ora è a casa a Vimercate, in mezzo ai regali che la attendevano
Gli agenti, intanto, in un ufficio della polizia di frontiera hanno espletato tutte le formalità per consentire alla bimba e alla sua mamma di tornare a casa per poter rimanere finalmente da sole e cercare di recuperare questi cinque anni di separazione forzata. Il lieto fine è arrivato grazie a una mediazione. A convincere uno zio di Emma che era arrivato il momento di consegnare la piccola alla mamma è stato un luogotenente dei carabinieri, Marco Bennati, comandante della Stazione di Trezzo D'Adda (Milano). Era lui il ponte tra l'Italia e la Siria.
Gli agenti, intanto, in un ufficio della polizia di frontiera hanno espletato tutte le formalità per consentire alla bimba e alla sua mamma di tornare a casa per poter rimanere finalmente da sole e cercare di recuperare questi cinque anni di separazione forzata. Il lieto fine è arrivato grazie a una mediazione. A convincere uno zio di Emma che era arrivato il momento di consegnare la piccola alla mamma è stato un luogotenente dei carabinieri, Marco Bennati, comandante della Stazione di Trezzo D'Adda (Milano). Era lui il ponte tra l'Italia e la Siria.
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