venerdì 17 marzo 2017

CIRO' MARINA, fermato il presunto assassino di Antonella: la folla tenta di linciarlo




CIRO' MARINA (Crotone), 17 marzo - I carabinieri di Cirò Marina hanno fermato un uomo di 50 anni, Salvatore Fuscaldo, quale presunto assassino di Antonella Lettieri, la donna di 42 anni uccisa con numerosi colpi alla testa ed alcune coltellate la sera dell'8 marzo e trovata il giorno dopo. Si tratta di un vicino di casa, indagato fin da subito insieme ad altre due persone. Secondo una prima ricostruzione, il movente sarebbe legato a questioni economiche.
Momenti di forte tensione hanno accompagnato l'uscita di Fuscaldo dalla caserma dei carabinieri della Compagnia di Cirò Marina al momento del trasferimento in carcere. La folla che si era radunata dinanzi la struttura ha cercato di farsi giustizia da sola arrivando ad infrangere il lunotto posteriore dell'auto dei carabinieri sulla quale si trovava il fermato.

Il provvedimento è scattato nella serata di giovedì dopo l'esito delle perizie compiute dal Ris di Messina, alla presenza dei legali di parte, su alcune tracce ematiche. Secondo quanto si è appreso tracce di sangue della vittima sarebbero state trovate sull'auto di Fuscaldo e su suoi capi di abbigliamento.

Nonostante il fermo, le indagini vanno avanti per chiarire ogni aspetto del delitto. Nei giorni scorsi, oltre a Fuscaldo era stata indagata anche la moglie e la persona che frequentava ultimamente Antonella Lettieri per consentire loro di nominare propri periti. Da chiarire anche il movente, che potrebbe essere legato a questioni economiche tra la vittima ed il fermato.


La donna è stata uccisa in modo efferato con una decina di fendenti e molti colpi di un oggetto contundente al capo. Lettieri è stata ritrovata senza vita in un lago di sangue dal cognato, che insieme alla sorella gemella di Antonella gestisce un minimarket a Cirò.
L’abitazione, dove Lettieri viveva sola, dopo l’efferato crimine è stata messa a soqquadro, evidentemente allo scopo di depistare le indagini e inscenare una rapina finita male.
Le armi usate non sono state ritrovate. Potrebbero essere verosimilmente un coltello (o un paio di forbici) e un corpo pesante di tipo metallico o marmoreo; comunque un “solido” da potere, con violenza, fracassare la calotta cranica di una persona. In una perquisizione nella casa del vicino indagato i carabinieri hanno rinvenuto a inizio settimana una dozzina di armi, tra fucili e pistole, ma non le armi del delitto. Il presunto killer ha l’hobby per la caccia e il tiro a segno.

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