RIAD, 6 febbraio - Un missile lanciato dalle forze ribelli yemenite ha colpito una base militare saudita, a ovest della capitale Riad. Lo riferisce l'emittente iraniana PressTv, precisando che "l'annuncio del primo attacco mai avvenuto finora alla città saudita è stato dato con un comunicato dall'esercito yemenita". Nella dichiarazione viene riferito che "Riad è ben all'interno della gamma di azione dei missili dello Yemen".
La tv iraniana in lingua inglese Press Tv aveva addirittura parlato di un vero attacco a Riad ma sono stati gli stessi ribelli sciiti houthi a precisare che il missile non era diretto verso la capitale saudita ma verso la base militare della zona di Al Masahmia, a circa 40 chilometri di distanza da Riad. Finora gli houthi avevano portato a termine alcuni attacchi con missili a corto raggio contro navi saudite e, in un caso, anche contro un'imbarcazione statunitense.
In un comunicato del ministero della Difesa yemenita controllato dagli houthi si parla di "lancio di un missile balistico contro obiettivi militari nella regione di Riad". Al Mayadin, tv panaraba filo iraniana (anche gli houthi sono alleati dell'Iran), ha spiegato che "si è trattato di un test di carattere eccezionale" facendo inoltre intendere che non sono previsti altri lanci. Il ministero della Difesa non ha specificato se l'obiettivo sia stato effettivamente raggiunto a differenza di quanto fatto dall'agenzia Saba, vicina ai ribelli" che aveva parlato di "successo" dle test.
Il precedente di ottobre - Già lo scorso ottobre una serie di esplosioni avevano fatto tremare il cielo sopra il regno saudita: un missile balistico sparato dagli houthi, infatti, aveva colpito la base aerea nella città di Ta'if. L'episodio si era verificato due giorni dopo gli attacchi aerei sauditi che avevano provocato la morte di oltre 150 yemeniti e il ferimento di altri 500 durante un funerale. E quella replica dei ribelli houthi, aveva rappresentato, fino ad oggi, l'attacco più profondo in terra saudita.

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