WASHINGTON, 4 febbraio - Un giudice ha bloccato temporaneamente su base nazionale le restrizioni introdotte dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump circa l'ingresso negli Usa di cittadini provenienti da sette paesi a maggioranza musulmana. La sfida legale era partita dagli stati di Washington e Minnesota che avevano chiesto per primi il blocco del provvedimento, cui pero' i legali del governo avevano posto giudizio negativo, che il giudice di Seattle James Robart ha invece respinto affermando che la causa ha fondamento. Il giudice federale James Robart ha quindi emesso una ingiunzione restrittiva verso il provvedimento, su richiesta degli stati di Washington e Minnesota, che ha effetto a livello nazionale. In sostanza dopo la firma dell'ordine esecutivo da parte del presidente Donald Trump, lo Stato di Washington ne aveva denunciato gli effetti discriminatori e il danno significativo che la decisione procurava ai residenti. Il Minnesota si era poi accodato e i due stati avevano chiesto un'ingiunzione restrittiva temporanea affinchè' la loro denuncia potesse essere valutata, incentrata tra l'altro sulla possibilità' che sezioni chiave del provvedimento siano incostituzionali.
La Casa Bianca fa sapere che ''al più presto possibile'' il dipartimento di Giustizia intende presentare un ricorso di emergenza alla decisione del giudice. In una nota la Casa Bianca si dice quindi determinata alla difesa dell'ordine esecutivo ''che siamo convinti è legale e appropriato''.
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