GENOVA, 17 gennaio - Continuano a bruciare le alture di Genova. Dopo il violento incendio che lunedì ha colpito la zona di Nervi, un secondo fronte si è aperto tra Voltri e Pegli, nel ponente del capoluogo, dove alle prime luci dell'alba le fiamme alimentate dal forte vento di tramontana hanno divorato il bosco e sono scese nell'abitato. Sono decine i residenti sfollati, evacuato anche un campeggio. "La situazione è molto critica", hanno confermato le autorità.
A causa del fumo che di nuovo ha invaso le carreggiate, fra le 6 e le 8 è stata decisa nuovamente la chiusura dell’autostrada A12 fra Recco e Nevi in entrambe le direzioni; inoltre, è stato temporaneamente chiuso in entrata il casello di Genova Est in direzione di Livorno. Comunque, la società Autostrade non esclude «ulteriori chiusure nelle prossime ore in relazione all’evoluzione delle condizioni dell’ incendio».
Ovviamente pesantissime le ripercussioni sull’Aurelia, bloccata già dalle 6 da Recco in direzione di Genova: dopo le 7, per raggiungere in moto il capoluogo da Camogli erano necessari oltre 70 minuti; praticamente impossibile, invece, farlo in macchina: molti quelli che, dopo avere percorso pochi chilometri fra le 7 e le 9, hanno desistito e sono tornati a casa.
A ponente, un altro incendio è divampato intorno alle 6 a Pegli, fra via Salgari e la zona di val Varenna, dove una famiglia di 2 persone è stata fatta temporaneamente allontanare da casa: con il fuoco vicino all’A10, autostrada chiusa fra Voltri e Pegli in direzione di Genova e fra Aeroporto e Voltri verso Ventimiglia; intorno alle 9, inoltre, chiusa anche l’A26 tra il bivio per l’A7 e il bivio per l’A10 in direzione di Genova.
Anche da questo lato, fortissimi disagi pure sull’Aurelia in direzione del capoluogo ligure.
Sulla Liguria sono arrivati due Canadair e un elicottero, che hanno incominciato i primi passaggi nonostante il forte vento: secondo le previsioni di Arpal, nel corso della giornata le raffiche potrebbero toccare i 130-140 km/h.
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