VIENNA, 10 settembre - Le Ferroviere austriache hanno bloccato "completamente" il transito di treni "da e per" l'Ungheria a causa di un imminente "sovraccarico" dovuto all'afflusso di profughi. Intanto la Polonia ha dato il suo ok al sistema di ripartizione per quote proposto dalla Commissione europea. Fanno discutere alcuni sindaci francesi: "Accettiamo solo cristiani".
La Macedonia, per contrastare il flusso incessante di migranti e profughi dal Sud, esamina la possibilità di erigere una barriera "difensiva" alla frontiera con la Grecia, analoga a quella innalzata dall'Ungheria al confine con la Serbia. Lo ha detto il ministro degli Esteri macedone Nikola Poposki.
I ministri degli Esteri del cosiddetto "gruppo di Visegrad" (Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Ungheria, che si oppongono al sistema di quote obbligatorie per la redistribuzione dei profughi) torneranno a riunirsi domani a Praga. Presenti anche il ministro lussemburghese, Jean Asselborn, rappresentante della presidenza di turno della Ue, e il ministro tedesco Frank-Walter Steinmeier.
I migranti che "volontariamente abbandonano la casa dell'Islam per recarsi nelle terre degli infedeli compiono un grave e pericoloso peccato e mettono a rischio la vita e le anime dei loro figli". E' l'anatema lanciato dall'Isis, nella rivista Dabiq, dove viene mostrata una foto di Aylan, il piccolo siriano trovato morto su una spiaggia turca.
I circa 7 mila migranti e profughi, comprese tante famiglie con bambini, che erano i attesa sotto la pioggia al confine in Grecia sono entrati in Macedonia. Come riferisce l'agenzia serba FoNet, i migranti sono alle prese con le difficili condizioni meteo, con pioggia battente e temperature autunnali.
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