ROMA, 18 settembre - Il presidente del Senato, Pietro Grasso, è fiducioso su un'intesa circa le riforme. Sara' sua l'ultima parola riguardo l'ammissibilita' o meno degli emendamenti che verranno presentati all'esame dell'aula. "Auspico sempre l'intesa anche in zona Cesarini". Ma precisa "non posso decidere finchè non conosco il tema decidendum".
"Oggi sono veramente felice perché è' un giorno tranquillo e ciò depone bene per i contatti" che servono "a trovare una mediazione. Sono fiducioso", ha detto anche Grasso, che dal tavolo possano giungere "molti risultati". "Mi stupisce come certe volte le notizie anticipino i fatti. Diffidate se vi prospettano decisioni prese da me prima della data ufficiale e del luogo deputato", il Senato.
"Leggo di disponibilita' a discutere modifiche delle norme sul Senato. Sarebbe davvero una buona cosa". Cosi' Pierluigi Bersani, sul suo profilo Facebook. "La questione di fondo che è stata posta è semplice: bisogna che, in modo inequivocabile, siano i cittadini-elettori a decidere, e questo può solo essere affermato dentro l'articolo 2 del provvedimento. E' su questo che si vuole ragionare, seppur chirurgicamente? Bene. Se è così' lo si faccia con chiarezza e semplicità'. Con la consapevolezza che ambiguità, tatticismo, giochi di parole, potrebbero solo aggravare una situazione già complicata".
"Oggi sono veramente felice perché è' un giorno tranquillo e ciò depone bene per i contatti" che servono "a trovare una mediazione. Sono fiducioso", ha detto anche Grasso, che dal tavolo possano giungere "molti risultati". "Mi stupisce come certe volte le notizie anticipino i fatti. Diffidate se vi prospettano decisioni prese da me prima della data ufficiale e del luogo deputato", il Senato.
"Leggo di disponibilita' a discutere modifiche delle norme sul Senato. Sarebbe davvero una buona cosa". Cosi' Pierluigi Bersani, sul suo profilo Facebook. "La questione di fondo che è stata posta è semplice: bisogna che, in modo inequivocabile, siano i cittadini-elettori a decidere, e questo può solo essere affermato dentro l'articolo 2 del provvedimento. E' su questo che si vuole ragionare, seppur chirurgicamente? Bene. Se è così' lo si faccia con chiarezza e semplicità'. Con la consapevolezza che ambiguità, tatticismo, giochi di parole, potrebbero solo aggravare una situazione già complicata".
Un'apertura ad un accordo tra maggioranza e minoranza dem arriva anche dal presidente dei deputati Pd, Ettore Rosato, "Noi lavoriamo per trovare delle soluzioni", sulle riforme, "ci lavoriamo sempre, non c'è mai stato un discrimine sulla collocazione, ma non si deve modificare quanto è stato votato da Camera e Senato in copia conforme". "Non è su questo che si deve spaccare il Pd. Deve trovare la sua unità attorno al segretario e nel sostegno al governo", ha aggiunto: "Se c'è la possibilita' di recuperare questa unitè noi siamo disponibili, anche a cominciare da un accordo con Bersani". "Le riforme devono andare avanti, c'è un impegno col paese. Noi siamo aperti al confronto se c'è il principio" del rispetto del testo "votato in copia conforme da camera e senato".
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